mercoledì, aprile 30, 2008

martedì, aprile 29, 2008

lunedì, aprile 28, 2008

L'INFORMAZIONE UTOPICA

"Oggi è il 25 aprile 2008. La festa della Liberazione. I nostri padri, i nostri nonni non hanno finito il lavoro. Non per colpa loro. Se noi avessimo il loro cuore e il loro coraggio non saremmo finiti così.I partigiani hanno liberato l’Italia dal nazifascismo per ritrovarsi con l’occupazione americana. L’Italia non è nella Nato, è la Nato che è nell’Italia. Ad Aviano e a Ghedi Torre ci sono novanta testate nucleari. In Europa dopo il crollo del muro di Berlino le hanno ridotte, eliminate, cancellate. In Italia sono aumentate. Siamo un bersaglio in caso di guerra atomica. L’articolo 11 della Costituzione dice che: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. E allora cosa ci fanno 113 basi logistiche degli Stati Uniti sul nostro territorio. 113 tra depositi di armi, basi navali, basi di telecomunicazioni, basi aeree, gruppi logistici per l’attivazione di bombe nucleari, basi di sommergibili, basi missilistiche, poligoni di tiro, forze aeree tattiche. Solo due regioni non sono occupate: la Val d’Aosta e l’Abruzzo perché i militari americani non capivano la lingua. Siamo un Paese a sovranità limitata. Ma non lo sa nessuno.L’otto settembre un milione e mezzo di persone ha chiesto, ha gridato di ripulire la cloaca del Parlamento dai condannati. Ha preteso che la politica non fosse una professione, ma un servizio. Che ci fosse un massimo di due legislature. Ho portato 350.000 firme al Senato in un risciò, nelle mani di Franco Marini. Forse sono in cantina, forse le hanno buttate nella raccolta differenziata. Nessuna risposta dal Potere. Fassino e la moglie Serafini sono stati eletti per la quinta e la sesta volta. Sono la coppia più parlamentare del mondo. Faranno le nozze di diamante in Parlamento. A fine carriera ci saranno costati 12 milioni di euro. Mieli, Vespa, Scalari, Panebianco scrivono di modernità di semplificazione del quadro politico. Ma cosa cazzo dicono. I condannati, prescritti, indagati e rinviati a giudizio sono diventati 70. Testa d’Asfalto ne ha 45 e Topo Gigio ne ha 13. Voi non li avete votati. Non potevate. Non eravate informati. Questa gente non la mettereste neppure a gestire un condominio. Avete fatto una croce, come delle bestie. Senza poter scegliere un candidato. Non siamo più in una democrazia. Le elezioni erano incostituzionali. Morfeo Napolitano doveva PRIMA fare il referendum chiesto dai cittadini sulla nuova legge elettorale e POI sciogliere le Camere. Il presidente della Repubblica deve rispondere al popolo italiano non ai partiti. Ha avuto paura dei fucili di latta di Bossi e dei gazebo dello psiconano.I condannati in via definitiva sono diminuiti da 24 a 16. Dodici sono del Popolo della libertà condizionata, il primo partito di recupero italiano. I condannati sono diminuiti solo perché sono spariti alcuni partiti. No Partiti, no condannati. I condannati in primo e secondo grado sono comunque aumentati. Li mettono in Parlamento per non farli finire in galera grazie all’immunità parlamentare come Cuffaro, il più amato da Azzurra Caltagirone, condannato a 5 anni per favoreggiamento aggravato di alcuni mafiosi. Non basterebbe il pomeriggio per leggere tutti e settanta i nomi con i reati. Dirò solo quelli dei meno furbi, che si sono fatti condannare. Devo però fare prima un distinguo per il nostro prossimo Ministro degli Interni Roberto Maroni che è stato condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a pubblico ufficiale. Maroni è stato condannato per aver tentato di mordere la caviglia di un agente di polizia. Sarà il primo ministro degli Interni con la museruola.Chi non sa non può decidere, non può scegliere. Vive nelle tenebre, nell’oscurità. L’otto settembre l’informazione, che aveva del tutto ignorato il V day, è stata la prima ad attaccarlo. Il potere ha capito che il gioco gli veniva sottratto dalle mani. Il cittadino informato non è controllabile dal potere. E il potere vive grazie al controllo dei media. Le banche, la Confindustria, Mediaset e i Partiti usano le televisioni e i giornali per fare propaganda, assumono i direttori dei giornali come fossero addetti dell’ufficio stampa. I politici senza gli studi televisivi ritornerebbero al nulla dal quale provengono.L’informazione malata è il virus e i cittadini liberi sono la cura. La Rete è la cura. La libera informazione è la cura. Ci sono quasi 500 piazze in cui si raccolgono le firme in Italia, più di quattrocento città in tutto l Paese da Aosta a Palermo, quaranta città all’estero tra cui New York, Amsterdam, Londra sono collegate. Dobbiamo raccogliere le firme per tre referendum per una libera informazione in un libero Stato. Il 25 aprile ci siamo liberati dal nazifascismo. 63 anni dopo possiamo liberarci dal fascismo dell’informazione, dai suoi padroni e dai suoi servi. E’ più difficile di allora. Non ci sono più fucile contro fucile, bomba a mano contro carro armato. La lotta è tra le coscienze addormentate e la libertà di pensare, tra chi non vuole più volare e chi non può rinunciare al cielo.Il primo referendum.L’abolizione dell’ordine dei giornalisti creato da Mussolini nel 1925 per controllare la stampa.L’informazione deve essere libera. L’ordine dei giornalisti limita la libertà di informazione. Chiunque deve poter scrivere senza vincoli se non quelli previsti dalla legge. L’accesso alla professione di giornalista deve essere libero da vincoli burocratici e corporativi.Luigi Einaudi : “L’albo obbligatorio è immorale, perché tende a porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere, alla libera espressione del pensiero. Ammettere il principio dell’albo obbligatorio sarebbe un risuscitare i peggiori istituti delle caste e delle corporazioni chiuse, prone ai voleri dei tiranni e nemiche acerrime dei giovani, dei ribelli, dei non-conformisti”.Mario Berlinguer, il padre di Enrico: “Io sono contrario al requisito di qualsiasi titolo di studio per la professione di giornalista, perché considero questo come una discriminazione assurda, una discriminazione di classe, contraria alla libertà di stampa e alla libera espressione delle proprie opinioni".Il secondo referendum. L’abolizione di un miliardo di euro all’anno di finanziamento pubblico all’editoria. Ferrara, Polito, Feltri, Padellaro non esisterebbero senza le vostre tasse. Loro non vendono i giornali: li stampano. Più ne stampano più prendono contributi. Stiamo disboscando l’Amazzonia per stampare milioni di copie di giornali invenduti. Abbiamo giornalisti che prendono ordini dai Partiti, che non danno alcuna importanza alla verità, al lettore. Dalla fine della seconda guerra mondiale il numero di copie di quotidiani in Italia è rimasto lo stesso, ma ci sono dieci milioni di italiani in più. Le nostre tasse finanziano persino Il Corriere della Sera e Il Sole 24 ore quotati in Borsa. I presunti campioni del liberismo che fanno tutti i giorni le pulci alla Casta.Il terzo referendum. La Corte europea di Giustizia ha condannato il regime italiano di assegnazione delle frequenze televisive. La legge della fattucchiera Gasparri è contraria alle normative europee. L’Europa, dopo le sentenze del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale ha ordinato all’Italia che le frequenze televisive pubbliche di Rete 4 devono essere assegnate a Europa 7. Se non verrà applicata la sentenza europea pagheremo 300.00 euro al giorno dal primo gennaio 2006. A fine 2008 fanno 330 milioni di euro. Più del prestito ponte all’Alitalia. Fede ci costa 300.000 euro al giorno di tasse. L’ultimo Consiglio dei ministri di Prodi, D’Alema e Rutelli doveva applicare le direttive europee. Le ha applicate TUTTE, tranne quella su Rete 4. La Bonino, Madre Teresa di Confindustria, ha detto che la misura non è urgente. Chi paga? Lei? Non è urgente per chi? Per la disinformazione? Per Testa d’Asfalto?Le concessioni per trasmettere i segnali radiotelevisivi sono nostre, sono dello Stato. Tre su quattro sono state date a un solo soggetto privato. Per questo l’Europa ci condanna. Dov’è il libero mercato? Lo psiconano è diventato ricco grazie alla pubblicità che può raccogliere in modo esclusivo grazie alle concessioni statali.Non si è mai visto uno Stato in cui chi controlla metà dell’informazione possa candidarsi a presidente del Consiglio. Negli Stati Uniti Obama che possiede la CNN, l’ABC e la FOX non potrebbe candidarsi. Non potrebbe neppure esistere. Per qualunque democrazia è inconcepibile. E nessuno di questi direttori di giornali e di televisioni che lo gridi alto e forte. Servi ben pagati.La RAI non può avere un consiglio di amministrazione e giornalisti nominati dai Partiti. La RAI deve rispondere ai cittadini, deve essere indipendente come la BBC in Inghilterra. Un solo canale senza pubblicità pagato con il canone. Altrimenti, questa RAI di propaganda se la paghino i partiti. I politici l’hanno prima occupata e poi infestata con la loro presenza. Non ne possiamo più del loro vuoto, della loro incompetenza. Le frequenze radiotelevisive azionali vanno distribuite a diversi soggetti. Nessun privato cittadino deve possedere la maggioranza anche di una sola televisione nazionale.Il controllo dell’informazione è il nuovo fascismo. Questo è un Paese che non sa nulla di sé stesso. Nulla sulla morte di Borsellino, sull’Italicus, su Ustica, su Piazza Fontana, sulla stazione di Bologna, sulle bombe di Brescia, su Aldo Moro. Non sa nulla sulla sua vera realtà economica e su un debito pubblico di 1630 miliardi di euro che ci sta trascinando a fondo, all’Argentina. Un Paese cieco sulle cause delle stragi sul lavoro, sul precariato, sulla cementificazione, sugli inceneritori, sul Sud consegnato alle mafie.Oggi sul palco ci sarà informazione vera. Persone vere che parleranno di realtà nascoste dai media. Ci sono due piazze in festa a Torino. Piazza Castello e Piazza San Carlo. Tutti e due useremo i nostri amplificatori per una liberazione: una passata e una futura. Mi sembra di essere in un racconto di Giovannino Guareschi, ma non so più chi sono, se Don Peppone o Don Camillo.Informazione libera in libero Stato. Coraggio!

Beppe Grillo

tommy e gl'amici di frittole






Eroi



mercoledì, aprile 23, 2008

DON'T FORGET THEM




UN SALUTO A TUTTI DALLA COSTA AZZURRA

OMAR

martedì, aprile 22, 2008

Tiziano Terzani - Anam il senzanome


L'ultima intervista del grande Terzani
Chi ha tempo (un'oretta) se la guardi....
Chapeau Tiziano

sabato, aprile 19, 2008

Silvio Mitraglia

Clicca sull'immagine per andare avanti

Qualcuno per favore spieghi a "questo signore" che si....va bene....è simpatico....ma negli ultimi 10 anni in russia sono stati uccisi più di 200 giornalisti senza che venissero mai trovati gli assassini.... 

QUESTO SIGNORE E' TORNATO...

un plauso a tutti.....
evidentemente all'italiano non frega un cazzo...

mercoledì, aprile 16, 2008

martedì, aprile 15, 2008

Gibbo's Band

I Ginsberg in Concerto


Occhi
(Malara/Gibellini)

Ma che tte sei maggnata er filetto....????





Scena MITICA...De Sica Immenso....Ennnnooooo......
HA HA HA HA
questi si che erano films...micca natale in crociera.....

Partecipazioni....

Altri 5




lunedì, aprile 14, 2008

Ancora.....?????


E' UN INCUBO.....

Ultim'Ora...

A seggio con suoneria inno Cdl, rissa tra elettori

Aveva lasciato il suo telefono cellulare fuori dalla cabina elettorale al momento del voto, ma inaspettatamente ha iniziato a suonare con un motivo inneggiante a Forza Italia.
E' successo ieri pomeriggio (ma lo si è appreso oggi) a un votante che si era recato al seggio di via Amundsen, a Modena.
La suoneria non è stata gradita da un altro elettore, che si è sfilato la cintura e ha colpito il proprietario del telefono al volto.
Quest'ultimo ha poi sporto denuncia ai carabinieri.
HA HA HA HA HA

It's Veltrusconi Time !!!!
Ma chi l'avrebbe mai detto......
........Che una ragazza così carina.......
...se lo sarebbe fatto mettere.....
PERSINO NEL CULO

Frittole chiama ITALIA

Versione Aggiornata del Post di Frittole con Video Originale

Se non altro si vedono le persone che hanno fatto GRANDE l'Italia

e non QUELLE MERDE che l'hanno ridotta così....

W L'ITALIA SEMPRE E COMUNQUE

sabato, aprile 12, 2008

Profetico....





Dopo ben 30 anni...è ancora attuale.....
L'Italia......e pensare che alcuni di loro sono ancora in parlamento....Mah.....

SILVIO NON SE NE VUOLE ANDARE......

Il pagliaccio....

Il 13 ed il 14 Aprile....se proprio devi :


VOTA 
FRITTOLE

venerdì, aprile 11, 2008

FRITTOLE CORDATA.........


Chi Voti...??? Mah....penso che alla fine voterò per Il Meno Peggio!!



Il meno peggio è figlio del peggio.

E’ una sua creatura.
Senza il peggio non potrebbe esistere il meno peggio.
Il peggio è il punto di riferimento dell’italiano, gli serve da orientamento.
L’italiano cerca sempre di migliorare rispetto al peggio, il meno peggio è un salto di qualità. L’italiano sceglie il dentista meno peggio, legge il giornale meno peggio, ascolta la trasmissione televisiva meno peggio, lavora per la società meno peggio, vota per il partito meno peggio, si fa operare nell’ospedale meno peggio, mangia nel ristorante meno peggio, guida per la strada meno peggio, telefona con la compagnia meno peggio, respira l’aria meno peggio, abita nell’appartamento meno peggio, usa il notaio meno peggio, si fa seppellire dalle pompe funebri meno peggio nella tomba meno peggio.

Il peggio è il miglior alibi dei meno peggio.

Piuttosto del peggio è sempre meglio il meno peggio.

Meglio dell’Alitalia, di Testa d’Asfalto, della Telecom Italia, della RAI può fare chiunque.

Senza il peggio chi avrebbe votato D’Alema, viaggiato Air One, ascoltato Rete 4 o telefonato con Wind?
Però… c’è un però: perché si deve scegliere tra il peggio e il meno peggio?

Perché questo ricatto?

Io non voglio una vita meno peggio. La pretendo normale, anzi la voglio bella, ottima, eccellente.
Forse non ci riuscirò, ma devo, ho l’obbligo, di provarci.
Il meno peggio ci ha portato l’indulto, l’inciucio, i condannati in Parlamento, gli inceneritori, la Campania-Chernobyl, Mastella ministro della Giustizia, un debito pubblico di 1630 miliardi di euro, la crescita economica più bassa d’Europa, il precariato, l’informazione imbavagliata, una legge elettorale incostituzionale, la Forleo e De Magistris trattati come dei criminali.

Tutto figlio del meno
peggio.

A urne non ancora aperte vi presento la Camera dei deputati.





Il 13 e il 14 aprile non potremo votare il candidato.





Si sono messi d'accordo e con una legge anticostituzionale si eleggono fra di loro.





Questa legge porcata è di tutti: del centrodestra che l'ha fatta, del centrosinistra che non l'ha abrogata in due anni di governo, del Presidente della Repubblica che ha indetto le elezioni prima del referendum sulla nuova legge elettorale.





Il cittadino può solo fare una croce.






Questa non è
democrazia
.





Non è neppure una sua imitazione.





E' l'occupazione dello Stato da parte di un gruppo di potere trasversale.





Che si auto elegge, che manda in Parlamento amanti, mogli, condannati, prescritti, indagati e rinviati a giudizio.





Leggete l'elenco e confrontatelo con i risultati elettorali.








Se la maggior parte dei nomi corrisponderà, vuol dire che vi hanno presi per IL CULO.






Il NON voto è l'unico voto
utile.







L'attribuzione dei seggi per partito è stata fatta sulla seguente ipotesi:







  • Sinistra Arcobaleno 43


  • PD 180


  • Italia dei Valori 20


  • SVP 3


  • UDC 32


  • PDL 293


  • Lega Nord 41


  • MPA 6





I 12 deputati eletti all'estero con preferenza diretta non sono stati conteggiati..





Leggete e scaricate il documento della Camera 2008



Ps: Pubblicherò nei prossimi post i nomi dei senatori e di tutti i candidati al Parlamento con qualche pendenza con la giustizia: sono 100 (CENTO!), cifra tonda.




Beppe Grillo

Letture Consigliate....

Qualcuno d'importante ha detto che non ha senso vivere la vita se non si ha modo di raccontarla. O forse non lo ha detto nessuno, e a dire il vero non è neanche 'sto granché come aforisma. Però penso contenga un fondo di verità: se non la organizziamo in una struttura narrativa, in una griglia logica che gli dia un significato, la nostra esistenza è solo un susseguirsi di episodi più o meno casuali. I racconti di guerra dei nonni, le fotografie dei giapponesi sotto la Torre di Pisa, i tatuaggi per gli amori finiti male, i filmini della Prima Comunione, sono tutti tentativi di scrivere una sceneggiatura, di dividere in capitoli la nostra vita in modo che le esperienza belle e brutte, le persone care e quelle incrociate per un istante, i luoghi attraversati durante il viaggio e le emozioni provate non vadano perdute per sempre "come lacrime nella pioggia". Perdonate la citazione scontata.
In ogni caso, il punto è che devo raccontare una storia, la storia di quattro ragazzi di vent'anni fa e di come gli eventi di un'estate abbiano cambiato per sempre le loro vite. Fin qui nulla di nuovo, lo so, ma c'è un particolare, un particolare per nulla piccolo che rende questa vicenda unica, almeno credo: il modo in cui tre di quei ragazzi sono diventati improvvisamente adulti.
Uno di quei tre sono io.
Max


IL QUINTO Berlusconi ha chiuso con un finale alla Dorando Petri. In linea con una campagna elettorale che non aveva molta voglia di fare e che ha fatto senza voglia né sogni né miracoli e alla fine anche senza voce. E' arrivato all'ultimo traguardo del Colosseo trafelato, reduce dagli studi di Porta a Porta e dal restauro del trucco, con un'ora di ritardo sulla tabella di marcia, inciampando fra i cavi e le parole. Ad aspettarlo poche migliaia di persone. Ha subito congedato il principale alleato Fini come fosse un riempitivo ("Ringrazio Gianfranco per avervi tenuti occupati per più di un'ora") e in capo a due minuti aveva già smarrito il discorso ("Ho perso il filo, che cosa stavo dicendo?"). Poi è andato di repertorio, ma soprattutto ha fatto una lunga cronaca della puntata da Vespa appena registrata, vantandosi molto di aver "sbugiardato" per ore il Veltroni della sera precedente. In pratica si è gloriato d'aver sfruttato in maniera piuttosto ignobile, per quanto efficace, il vantaggio di aver parlato per ultimo, grazie al sorteggio pilotato delle tv. La cosa però alla sua gente è piaciuta parecchio. Nella demonizzazione dell'avversario, che rimane la specialità del Cavaliere, è stato anche brillante, a tratti spiritoso. Il picco esilarante del comizio conclusivo è stato tuttavia un altro, involontario. Quando un Berlusconi al colmo della felicità ha comunicato con un crescendo della (poca) voce la notizia bomba del probabile arrivo di Ronaldinho al Milan. A una folla di romanisti e laziali, muta, perplessa, con una salve di fischi, oltre l'appartenenza politica.

E' la prima volta, in quindici anni, che capitava di vedere Berlusconi fischiato dai suoi fans. E chissà cosa hanno pensato i tifosi romanisti quando poco dopo ha attaccato il loro idolo, il capitano della Roma, Francesco Totti. "Se per la corsa al Campidoglio appoggia Rutelli non ci sta con la testa. Quando uno non ci sta, non ci sta". Apriti cielo, stupore tra i militanti che se ne stavano andando mentre la notizia, attraverso le radio private, faceva subito il giro della città. L'attacco a Veltroni costituiva almeno la parte nuova, fresca, del discorso berlusconiano, poi scivolato nella seconda parte su slogan ormai logori, vecchie storie di comunismo, il Ponte sullo Stretto, le tre "i", l'abolizione dell'Ici, insomma il riassunto delle puntate precedenti. Tanto che alle prime timide gocce dal cielo, lo stesso popol suo ha cominciato a urlargli: "Silvio, piove!". E lui, allargando le braccia: "Eh, ho capito che piove. Cosa devo fare? Cantare la canzone di Modugno? Se avete pazienza, ora finisco". E ha finito per davvero con un vecchio numero, chiamando sul palco "una bella tosa", Alessandra Mussolini. Questo di tanta speme oggi gli resta. Tutta la quinta campagna di Berlusconi è vissuta su questo esibire la fatica, quasi il dolore di dover ancora correre per Palazzo Chigi: il "sacrificio", la "grave responsabilità sulle spalle". E' vero che l'ha sempre detto, fin dalla discesa in campo ("Ho deciso di bere l'amaro calice"), ma col sorriso sulle labbra. Stavolta il Cavaliere ha invece la faccia di chi ci crede davvero. Non stiamo a far questioni sull'implicita offesa arrecata al popolo italiano da un candidato premier che, al posto di essere onorato, si sente avviato a una condanna. Non è il nostro un paese da cogliere tali sfumature. Per una volta vale la pena di considerare piuttosto il suo punto di vista. Da lunedì sera, se si inverano i sondaggi, Berlusconi potrà contare su una maggioranza solida alla Camera e assai incerta, forse addirittura inesistente, al Senato. Da martedì dunque dovrà trovare un cassetto per il programma elettorale e cominciare a trattare con chiunque, dalla Mussolini a Calderoli, per fare qualsiasi cosa. Al primo consiglio dei ministri dovrà rivelare che non esiste nessuna cordata per Alitalia, nominare un commissario fallimentare e raccontare qualcosa di molto convincente a ventimila persone senza più un posto di lavoro. Lo scenario dell'economia nazionale per i prossimi anni è assai fosco. Il fondo monetario internazionale prevede crescita zero per l'Italia nel quinquennio. Altre fonti autorevoli parlano già di recessione. L'Economist da settimane segnala il rischio che le grandi agenzie di rating declassino il debito pubblico italiano. Un genere di decisione che viene preso una mattina in due salotti della finanza internazionale, dove la considerazione per Berlusconi è zero, e si traduce dal giorno dopo in una strage sociale. In queste condizioni o arriva una mano santa da sinistra per salvarlo con un qualche inciucio, da giustificare con estrema attenzione, oppure si schiude davvero una specie di "via crucis" per l'inquilino di Palazzo Chigi. Non è una prospettiva esaltante. Per la verità, lo è ancora meno per gli altri sessanta milioni d'italiani. Ma si spera per l'epoca d'essere tutti noi talmente rimbecilliti dalle televisioni da non farvi più caso. Chi potrà aiutare il settantaduenne premier? Se Berlusconi si guarda intorno, raccoglie davvero poca roba. Le ottocentesche ricette di Tremonti sui dazi doganali. Il federalismo fiscale della Lega, che significa la secessione applicata in economia. Ma la Lega neppure è venuta al comizio conclusivo al Colosseo, ripugnante (per i leghisti) simbolo di romanità. Sul palco Berlusconi ha accanto solo un Fini ormai spento, reduce da una mesta campagna elettorale, tutta vissuta all'ombra dei fratelli maggiori, Berlusconi e Bossi. E' un leader con un grande futuro alle spalle, ormai rassegnato al ruolo di delfino, da giovane di Almirante e ora, cinquantenne, delfino a vita di Berlusconi. Aveva forse i numeri per diventare lo "Chirac italiano" ma non ne ha avuto il coraggio, la forza, l'autonomia. Intorno a sé, Berlusconi ha giusto il suo popolo, i milioni d'italiani che lo voteranno comunque, perché ancora s'aspettano un miracolo, un colpo di genio o di bacchetta. Perfino quando è lui stesso ad ammettere che miracoli non se ne potranno fare e la bacchetta magica non ce l'ha. Prigioniero alla fine, Berlusconi, di un pezzo d'Italia che gli ha sempre creduto quando raccontava belle bugie e non gli crede l'unica volta in cui rivela una scomoda verità.

mercoledì, aprile 09, 2008

Astensionismo Attivo



METODO LEGALE PER ESPRIMERE IL PROPRIO PERSONALE DISSENSO AI CANDIDATI DELLE PROSSIME ELEZIONI ED ASSOLVERE AL PROPRIO DOVERE DI CITTADINO SENZA REGALARE VOTI INCONSAPEVOLMENTE!


Se votate scheda bianca o nulla perchè non vi sentite rappresentati da nessun partito, in realtà, favorirete il partito con più voti.


Infatti (vedere REGOLAMENTI PER IL CALCOLO DEL PREMIO DI MAGGIORANZA) anche i voti bianchi o nulli entrano nel calcolo del premio di maggioranza, favorendo chi ha preso più voti.ESISTE UN’ARMA LEGALE CONTRO QUESTA LEGGE INDECENTE E ANTIDEMOCRATICA!


ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: ‘Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato’

PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDAESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO METTERE A VERBALE UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio ‘Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta’)

COSI FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO NULLO O BIANCO SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU’ VOTI

Nel caso in cui gli scrutatori vi facessero problemi di inattuabilità della procedura appellatevi al seguente testo di legge:Testo Unico delle Leggi Elettorali, D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361:
Dal sito
www.riforme.net

Contro la truffa del premio di maggioranza indefinitoil 13 e 14 aprile RIFIUTA o RESTITUISCI le schede per l’elezionedella Camera dei Deputati e il Senato della Repubblicae fai verbalizzare i motivi della protesta

Norme per l’elezione della Camera dei deputatiD.P.R. 30 marzo 1957, n 361 e successive modifiche
art. 87
comma 1. Alla Camera dei deputati è riservata la convalida della elezione dei propri componenti. Essa pronuncia giudizio definitivo sulle contestazioni, le proteste e, in generale, su tutti i reclami presentati agli Uffici delle singole sezioni elettorali o all’Ufficio centrale durante la loro attività o posteriormente.


art. 104
comma 5. Il segretario dell’Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
art. 44
comma 4. Hanno pure accesso nella sala gli ufficiali giudiziari per notificare al presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione.
Se condividi questa iniziativa, aiutaci a diffonderla:
scarica gli stampati con il testo da verbalizzare pronto per essere allegato ai verbali del seggio elettorale.


SOSTENETE QUESTA CAMPAGNA PER ASTENSIONISMO ATTIVO E MANDIAMOLI TUTTI CASA.


Tu assomigli un po' a Regan...da qui a qui....UGUALE

lunedì, aprile 07, 2008

Ridi Bersani, Ridi pure...che tanto l'Alitalia la paghiamo noi.....

( Da notare che i politici presenti in studio se la ridono di
gusto.....come se Crozza stesse facendo ironia su qualcosa di cui loro non sono
RESPONSABILI.....che barzelletta l'italia...e l'alitalia che TUTTI vogliono salvare....ci meritiamo proprio quella
gente.....ha ha ha ha ...
LA GUERRA CIVILE CI VUOLE IN QUESTO PAESE DI MERDA )



VOTATELI

VOI !!!

Un Idolo


Oh.....a me lui qua fa troppo ridere!!!! Ha ha ha ha

sabato, aprile 05, 2008

Questa penso rimarrà negli annali..

questa è la nuova classe dirigente in Italia...i giovani....che sono al comando...

alcuni che hanno le capacità sono al call center.....
sti sfigati 800000 euro l'anno....
Buona visione.......

PER CHI SI SENTE GIOVANE...!!!!!!

venerdì, aprile 04, 2008

Grandissimo discorso




un saluto dal Barberini

Lettera aperta a Antonio Manganelli - Capo della Polizia



"Gentile dottor Antonio Manganelli,il termine con cui mi rivolgo a lei, gentile, non è casuale, è come vorrei che fosse la Polizia di Stato: gentile verso il popolo italiano che deve proteggere.

Vede, ho una strana sensazione, che la Polizia di Stato stia assumendo agli occhi dell’opinione pubblica un ruolo che, sono sicuro, non vuole avere e non deve avere.

Quello di protettrice degli interessi dei partiti, delle loro malefatte, dei loro numerosi pregiudicati e prescritti.

Questa sensazione la leggo negli occhi delle ragazzine prese a manganellate a Bologna durante la manifestazione di dissenso nei confronti di Giuliano Ferrara.

La loro unica colpa è stata di avere contestato con un lancio di pomodori un signore che vuole cancellare un referendum e che dal suo comodo studio televisivo sponsorizza ogni guerra, purché americana.

Quando è possibile per i nostri ragazzi dissentire, anche urlando, se non in piazza?

L’informazione che ricevono ogni giorno dai giornali e dalle televisioni è pilotata, strumento dei gruppi di potere per mantenere il potere.

Questo i giovani lo sanno.

Per loro però ci sono, troppo spesso, le cariche, i pestaggi.

E, invece, per i politici e i loro giornalisti stipendiati, la protezione dei suoi uomini, la scorta e le macchine blu.

In Piazza Maggiore c’erano famiglie con bambini piccoli, non pericolosi terroristi.Questa sensazione l’ho letta negli occhi dei vecchi picchiati dalla Polizia a Savignano Irpino.

Pensionati straniti, confusi, increduli, di certo mai colpiti prima da ragazzi in divisa.

Quei vecchi protestavano per la distruzione della loro terra, che è anche la sua, dottor Manganelli.

Non capivano perché Bassolino, corresponsabile dello scempio, fosse ancora Governatore della Campania, come del resto non lo capisce, né lo accetta, nessun italiano.

Non capivano le botte, le manganellate, il sangue.

Questa sensazione l’ho vista negli occhi, quando li ho incontrati, del padre e della madre di Federico Aldrovandi, un ragazzino picchiato a morte da una pattuglia stradale.

L’ho sentita nelle dichiarazioni delle persone torturate a Bolzaneto e nella “macelleria messicana” della scuola Diaz.

Lei potrà obiettare che si tratta di episodi, di poche mele marce e, con tutta probabilità, ha ragione.

Nel calendario dei Santi Laici, l’elenco dei caduti per un’Italia onesta che pubblico ogni anno sul blog, la Polizia di Stato è al primo posto.

Centinaia di poliziotti si sono fatti uccidere per affermare la giustizia in Italia.

Lo scorso otto settembre ero a Bologna per il V Day.

In piazza Maggiore e nelle vie laterali c’erano 150.000 persone.

Nessun casco, nessuno scudo, nessun uomo in divisa di fronte al palco.

Nessun incidente né prima, né dopo, né durante una manifestazione durata dieci ore.

C’era però molta rabbia nei confronti di una classe politica senza pudore, verso i condannati in via definitiva che siedono in Parlamento.

Gli stessi che i suoi uomini in passato hanno arrestato.

E verso i prescritti che, grazie alle leggi ad personam, i suoi uomini, purtroppo, non hanno potuto arrestare.

In gran parte i medesimi, condannati e prescritti, che dopo le elezioni saranno ancora senatori e deputati.

Lei lo sa, si sono già auto eletti grazie all’eliminazione del voto di preferenza.

Per merito
della cancellazione di una legge elettorale votata dalla maggioranza degli
italiani.

Gli elettori, se potessero scegliere, non li voterebbero mai.

La politica non può trasformarsi in un problema di ordine pubblico.

La Polizia di Stato non deve diventare il braccio armato di chi ha distrutto il Paese per evitare il confronto con i cittadini.

Non se lo merita la Polizia e neppure gli italiani.

Spero in una sua risposta che pubblicherò sul blog.

I miei saluti.”

Beppe Grillo

Grande

REMI GAILLARD





Once Upon a Time....

giovedì, aprile 03, 2008

.......Ogni commento è oramai superfluo....






"Piccolo siparietto di Silvio Berlusconi nel corso di un incontro della Coldiretti a Roma. Assaggiando la mozzarella e rifiutando invece la mortadella, Berlusconi ha fatto finta di sentirsi male già dopo il primo boccone"

Il 13 e 14 Aprile....

.....sapete cosa vi dico.....



Convocazione Ufficiale



Venerdì 23 Maggio - Domenica 25 Maggio


ADDIO AL CELIBATO DI BOCCO
ad Alicante
Hanno già confermato la loro presenza:
  • Lello Mascetti
  • Bedo
  • Nino
  • Cioni (80% Frittole)
  • Ansa (20% Frittole)
  • Tappa
  • Zicchio
  • Mysterious
  • Er Bomba
  • Tomez
  • Angelidos
  • Boc

Si attende OBBLIGATORIA adesione de "Les Omar", di Tappa Jr e di Marino.

Tutto il nostro disappunto va a Caleffi (R.I.P.) e a Zanna.....BUUUUUUUUUUUUU!!!!!!!!





martedì, aprile 01, 2008

CHI VOTA VUOLE CHE QUESTO SCHIFO CONTINUI

Ma perchè nessuno ne parla di ste cose?????

Ma perchè le televisioni,i telegiornali non dicono niente....?????

BASTAAAAA!!!!!

ANDATECI VOI A VOTARE QUESTE
MERDE!!!!

BASTA PRESE PER IL
CULO!!!!

LA GUERRA CIVILE CI VUOLE IN QUESTO PAESE
DI CAMORRISTI