Lunedì 26 maggio il Consiglio comunale di Modena ha approvato il piano particolareggiato relativo all'Autodromo di Marzaglia.
La decisione del Consiglio comunale è un atto grave che ipoteca il futuro dell'ambiente a Modena e riconferma un modello di sviluppo sbagliato e criminale.
Questo progetto è stato imposto da Sitta prima all'interno dei Ds, poi a tutta la città con l'appoggio dell'Ascom e delle lobby motoristiche, che saranno le uniche a trarne vantaggio.
Questo progetto è stato imposto da Sitta prima all'interno dei Ds, poi a tutta la città con l'appoggio dell'Ascom e delle lobby motoristiche, che saranno le uniche a trarne vantaggio.
Sitta, collante tra la politica e le lobby delle costruzioni e della ghiaia ha dichiarato guerra a tutta quella parte della città che vuole salvaguardare l' ambiente e cambiarne il modello di sviluppo.
Al Consiglio comunale, a cui ricordiamo che non rappresenta tutti i cittadini e, per ammissione dei suoi rappresentanti sappiamo quanto sia lontano da loro, non riconosciamo la legittimità di approvare un progetto che così tanto andrà a mettere a rischio il futuro di tutti.
Un progetto ingiusto dove addirittura la valutazione d'impatto ambientale contiene 43 prescrizioni è stato evidentemente imposto con arroganza emalafede e distruggerà una importante rete di relazioni sociali ed ecologiche.
La lotta contro l'autodromo, la Tumor valley e tutte le devastazioni ambientali continua e continuerà.
Siamo amareggiati perché ancora una volta perde la natura e le cose non vengono chiamate col loro vero nome, non c’è il coraggio: il Centro di guida sicura dovrebbe sembrare qualcosa di educativo, in realtà non educa proprio a nulla!
E’ una colossale operazione commerciale.
Quindi non solo pista prove ma anche un albergo, 16 negozi, ristorante, bar, concessionaria auto e museo dell’automobile.
L’area in cui sarà realizzato l'autodromo è attualmente costituita da campi coltivati a foraggio e grano: inutile dire che queste coltivazioni verranno irrimediabilmente distrutte poichè il progetto dell' autodromo contempla l'abbassamento dell'area di circa 5 metri (con lo scopo di ricavarne ghiaia…)
Nelle aree circostanti si trovano due piccoli boschi che pare non vengano abbattuti; tuttavia le varie specie faunistiche che vivono in quei luoghi non potranno comunque continuare li la loro esistenza causa l'inquinamento sia dell'aria che acustico.
E' inoltre da dimostrare che le escavazioni per la costruzione delle infrastrutture in progetto non vadano ad intaccare le falde acquifere dalle quali attingono i pozzi dell' intero acquedotto modenese.
L’immobile principale previsto in progetto è parzialmente edificato all’interno dell’area di protezione allargata prevista dal PSC a tutela del pozzo acquifero C4 classificato come “vulnerabile” per il quale il PSC ammette il solo ampliamento e adeguamento di edifici esistenti.
Ciò significa che non dovrebbe essere consentita la realizzazione di nuove costruzioni.
Occorre inoltre considerare che “a qualche centinaio di metri a nord sono presenti pozzi ad uso idropotabile utilizzati per l’alimentazione del sistema acquedottistico di Modena” in una “zona particolarmente sensibile dal punto di vista idrico-ambientale” e che (come ammesso) “l’ attività del Centro tende ad aumentare il rischio di contaminazione delle falde”.
Esistono già 4 autodromi di grosse dimensioni e altri più piccoli senza considerare le varie piste minori solo in Emilia-Romagna, non era proprio possibile adattarne uno alle caratteristiche del progetto?
La necessità di corsi di guida sicura poichè "...i giovani escono dalla scuola guida e non sanno guidare..." nasce solo ora?
E la scuola guida a cosa serve?
Queste sembrano piuttosto manifestazioni che invece inneggiano ed esaltano alla velocità.
L' autodromo non verrà costruito per soddifare la voglia di motori e velocità dei modenesi ma per guadagnare parecchio denaro: dalle escavazioni agli interessi delle case automobilistiche locali. L’amarezza nasce perché questo è uno dei tanti "simboli" dello sviluppo insostenibile uomo-natura.
"Modena terra di motori" è il manifesto di un pianeta sempre più invivibile e del prevalere degli interessi economici di pochi sulla salute e sulla necessità di tanti di vivere in un ambiente sano.
Nessun commento:
Posta un commento