domenica, marzo 29, 2009

2009 CARTA DI MODENA LISTA CIVICA

6/7 giugno 2009 CARTA DI MODENA

Comune a Cinque Stelle

I Comuni decidono della nostra vita quotidiana:
possono avvelenarci con un inceneritore o istituire la raccolta differenziata, fare parchi per i bambini o grattacieli per gli speculatori, costruire asili o centrali nucleari, privatizzare lʼacqua o mantenerla sotto controllo pubblico.
La Lista Civica Modena 5 Stelle aderisce alla Carta di Firenze
approvata l’8 Marzo dall’Assemblea Nazionale dei Meet-Up di Beppe Grillo
e individua le PRIORITA’ per la città di Modena

1) AMBIENTE - Basta con il saccheggio e la distruzione del territorio
Conversione del progetto di costruzione della Pista di Marzaglia in iniziative di valorizzazione ambientale e/o eco-turistica. Stop all’estrazione di ghiaia. Dismissione graduale degli inceneritori esistenti e raccolta differenziata porta a porta per tutti. Gestione pubblica dell’acqua.
2) ENERGIA - Stop ai consumi inutili
Applicazione obbligatoria della normativa sulla certificazione energetica per la compravendita e l’affitto di immobili, e per la ristrutturazione/ricostruzione degli edifici. Riduzione del 10% in 5 anni dei consumi energetici degli edifici pubblici.
3) MOBILITÀ - Meno traffico e più servizi
Incentivi, disincentivi e servizi per ridurre l’uso delle automobili. Ampliamento della disponibilità e degli orari del trasporto pubblico. Ottimizzazione dei percorsi ciclabili e dei servizi connessi.
4) URBANISTICA, EDILIZIA POPOLARE E SERVIZI PUBBLICI - No alla speculazione e più servizi per i cittadini
Stop al consumo del territorio e alla cementificazione ingiustificata. Incentivi per l’affitto e la vendita del patrimonio edilizio inutilizzato. Concessioni di licenze edilizie solo per demolizioni e ricostruzioni. Vendite e affitti su aree PEEP attuate dal Comune per evitare il mercato nero. Recupero delle aree dismesse. Incentivi al telelavoro e connettività gratuita per tutti. Reintroduzione dei bagni pubblici.
5) DEMOCRAZIA PARTECIPATA - Vogliamo esserci
Libero accesso dei cittadini a tutte le riunioni del Consiglio e della Giunta Comunale e Provinciale, e a qualsiasi riunione istituzionale in cui siano presenti amministratori pubblici. Consultazione dei cittadini per le scelte più importanti. Maggiore trasparenza nell’assegnazione degli appalti pubblici.
6) SERVIZI SOCIALI E SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA - Semplifichiamo la vita alle famiglie
Diritto all’asilo per tutti i bambini, per favorire la loro socializzazione, l’indipendenza di mamme e famiglie. Più comunità alloggio per gli anziani. Più attività di socializzazione per gli adolescenti.
7) CULTURA, BENI CULTURALI E SPORT - Mettiamo a frutto il tempo libero
Istituzione di un tavolo permanente tra Istituzioni Pubbliche e Fondazioni Bancarie per stabilire ruoli e modalità di collaborazione. Promozione di iniziative di qualità a basso costo autogestite dai giovani. Promozione degli sport minori.
8) SICUREZZA - Più efficienza e più presenza delle forze dell’ordine
Parificazione dei ruoli e delle funzioni della Polizia Locale a quelle dei Corpi di Polizia. Comando Coordinato per tutti i Corpi di Polizia e condivisione delle Banche dati disponibili.
9) SVILUPPO ECONOMICO - No alla vecchia industria inquinante, sì alla tutela della salute e dell’ambiente
Coinvolgimento delle industrie meccaniche nella progettazione e costruzione di veicoli e macchinari a basso impatto ambientale. Sostegno all’industria caratterizzata da minori consumi di energia e di materie prime. Promozione del consumo delle produzioni agricole locali. Generi alimentari a km 0 e mercati contadini. Incentivazione dei Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) e degli orti. Sostegno agli esercizi commerciali nel centro storico
e promozione del servizio di consegna a domicilio della spesa.
10) POLITICHE DI BILANCIO - No agli sprechi
Riduzione delle consulenze esterne e valorizzazione delle competenze interne all’amministrazione.
Stop al ricorso a multe per fare cassa e agli oneri di urbanizzazione per far quadrare il bilancio.

lunedì, marzo 23, 2009

Assenteismo a Montecitorio


4. fuori dal podio per un soffio il nostro little fish che in teoria non sarebbe secondo a nessuno per asssenteismo lavorativo, ma anche questa volta ha trovato nei nostri onorevoli pane per i suoi denti o gamberetti o mollichine...........

Assenteismo a Montecitorio


3. ONOREVOLE WALTER VELTRONI
Medaglia di bronzo per il segretario del Partito democratico Walter Veltroni, nato a Roma nel 1955.

Le mille polemiche interne all'opposizione, i pizzini che circolano durante trasmissioni TV, la definizione delle difficili strategie del partito, hanno tenuto lontano Veltroni dai banchi dell'aula di Montecitorio.

Solo 276 voti per lui, pari al 17,67% delle presenze.

Ogni voto di Walter è stato remunerato 169 €.

Assenteismo a Montecitorio


2. ONOREVOLE MARIA GRAZIA SILIQUINI
Seconda classificata la deputata, ancora del PDL, Maria Grazia Siliquini, di Torino, eletta nella circoscrizione Piemonte.

La sessantaduenne deputata, membra anche della Giunta delle Elezioni e della Commissione Giustizia ha partecipato a 114 votazioni pari al 7,30 % del totale.

Ogni voto dell'onorevole è stato remunerato 409 €.

Assenteismo a Montecitorio


1. ONOREVOLE MIRKO TREMAGLIA
Il Presidente della Camera Gianfranco Fini, in quanto suo compagno di partito già in Alleanza Nazionale non sarà contento di lui.

Il record delle assenze spetta infatti a Mirko Tremaglia, nato a Bergamo nel 1926, 82 anni fa, eletto nelle liste del PDL.

L'ex Ministro per gli Italiani all'Estero ha partecipato a sole 17 votazioni e a nessuna Missione.

Questo porta al risultato di una presenza pari al 1,09% delle votazioni, cioè al 98,91% di assenze. Ogni voto dell'on. Tremaglia è stato remunerato 2.743 €.

giovedì, marzo 19, 2009


Stalin chiedeva: “Quante divisioni ha il Papa?”. L’Unione Sovietica non esiste più, il Vaticano è ancora lì. Una ragione ci sarà, solo che non riesco a trovarla.
Se si uccide con un coltello o con una pistola un essere umano si viola la legge di Dio. Non uccidere. Se si induce con la parola a non utilizzare il condom e, per questo, muoiono milioni di persone di AIDS è una questione di fede. Teologia applicata. Ho fatto catechismo, ho letto i Vangeli. Non mi risulta che Gesù Cristo abbia vietato il preservativo. Si usava anche allora, non è un’invenzione moderna. La Chiesa si preoccupa della vita di Eluana, ma ignora la morte dei malati di AIDS. Il Cristo non ha proibito ai preti di sposarsi. Non li ha costretti a vivere una vita aliena, lontano da una condizione naturale dell’uomo, che è la famiglia. Il Cristo ha invece attaccato i Farisei, i preti del suo tempo. Che lo consegnarono ai Romani per metterlo in croce.
Una donna non può servire messa, né diventare sacerdote. Chi lo ha deciso? Gesù non mi risulta. Un prete, un uomo che non è stato padre, marito, amante come può giudicare il comportamento di un padre, di un marito, di un amante? La Chiesa è interessata al sesso. Ne discute ogni giorno. Il sesso degli altri. Spiega quando è lecito, come farlo e con chi. Se controlli il sesso, controlli la società. La Chiesa è ricca, ricchissima. E’ nelle banche, è il più grande proprietario immobiliare del mondo. La sua ricchezza è dovuta al lavoro di milioni di persone nei secoli. Il loro lavoro, i loro beni sono andati al Vaticano, non a una famiglia che non potevano avere.
Se la Chiesa si occupa di ciò che facciamo sotto le lenzuola, è giusto che noi ci occupiamo della vita sessuale dei preti. Anche per loro è giunto il tempo della liberazione sessuale con o senza preservativo. Il sesso è un dono del Creato, i religiosi devono poterne godere. Propongo un referendum in Vaticano per la fine della schiavitù sessuale dei religiosi e per uguali accessi ai sacramenti tra uomini e donne. Nel segreto dell’urna preti e suore voterebbero sì. Quando voti, Dio ti vede, il Papa no.


Su le Monde Gesù 'moltiplica' i preservativi

PARIGI - Il disegnatore satirico di Le Monde, Plantu, dipinge oggi nella sua vignetta di prima pagina un Cristo che fa il miracolo della "moltiplicazione dei preservativi", distribuendone a piene mani, e sorridendo, a una popolazione di africani in attesa. Sulla stessa barca, dietro l'immagine di Gesù, c'é un rassegnato Benedetto XVI che commenta: "buffonate!". Ancora più dietro, un monsignor Williamson negazionista a tutti i costi anche dell'Aids oltre che delle camere a gas: "...e poi l'Aids non è mai esistito".

lunedì, marzo 09, 2009

venerdì, marzo 06, 2009

E crescendo impari che la felicità non e' quella delle grandi cose. Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi... La felicità non e' quella che affanosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,... non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari..., la felicità non e' quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.

Crescendo impari che la felicità e' fatta di cose piccole ma preziose.... ...e impari che il profumo del caffe' al mattino e' un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve. E impari che la felicità e' fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi, e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore e' fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami. E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici. E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi. E impari che tenere in braccio un bimbo e' una deliziosa felicità. E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami... E impari che c'e' felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'e' qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'e' nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston. E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.