

La Notte La Regina
La notte non è buia. Sì, non è mai buia. A volte ci sono le stelle che brillano lì in alto nel cielo ad una indefinita ed indefinibile distanza, a volte ci sono le stelle cadenti, che cadono chissà da dove e chissà dove, a volte ci sono le stelle del cinema, a volte, solo poche, ci sono le stelle vere, quelle che irradiano la loro silente e luminosa bellezza. La notte con i suoi odori e le sue vibrazioni. Cala la notte. Scende la notte. Certo la regina. Arriva dall’alto e scende verso di noi, ci lusinga della sua presenza. La notte. Col suo manto scuro rivestito di perle lucenti. Signora dai mille volti, dalle mille facce. La notte è uno specchio. Uno specchio magico del reame. Ti dice come sei. Come non puoi essere di giorno agli occhi di tutti quando la follia collettiva è imbrigliata in limiti impazziti ma definiti. Randagio, rantolante, elemosinante pietà o imperatore ed ambasciatore di pienezza, fiero della libertà che questa meravigliosa terra ci regala. Vampiro bramoso di succhiare il sangue notturno che è più carico di emozioni. La notte ti brucia in poche ore, ti consuma, ti spinge sempre più forte, ti fa perdere il controllo perché presto finirà e ti vuole solo per sé. La regina. E chi si perde nel ritmo del tamburello, del martello, della cassa, delle righe e dei bicchieri perde il profumo della regina e finisce per viverne solo la sua rovina. Quella frenetica corsa per arrivare alla mattina. Il profumo della notte. I mille profumi della notte. Quello della brezza che t’accarezza la pelle ustionata da lunghe ore di navigazione, quello della battigia che ti riprende dopo una magica festa in spiaggia in un pomeriggio di luglio. Il profumo della sabbia bagnata da uno scroscio improvviso. La magia della notte. Quella che ti fa sentire più leggero, meno pensieroso, che t’allontana dai problemi che rincorri e ti rincorrono. La magia della notte che fa apparire tutto più bello. La magia della notte che fa sparire le brutture del giorno. La musica della notte. Con i suoi ritmi e le sue situazioni. Le sue strofe, le sue rime, le sue dottrine. La libertà della notte. Liberi di scegliere il cocktail di ritmi e liquori, amori e sapori. Nessuna repressione. Libertà assoluta. La paura che incute la notte per la sua mancanza di controllo. La notte è un disco di vinile. Nero con tracce appena abbozzate. Solo chi le sa percorrere la legge, la esalta, lo suona e la respira. La notte è un’amante delicata. Bisogna imparare ad amarla e toccarla senza rovinarla. La notte ha una bellezza esasperata e con un niente può essere rovinata. La notte è l’amore per tutte le creature che si devono risvegliare. La notte di per sè è silenziosa. Molto chiasso è sintomo di insicurezza. Le forze potenti agiscono in silenzio. L’amore magico della notte va percepito tra il silenzio di uno sguardo ed il successivo. Dall’arresto di una battuta e l’inizio della successiva. La meraviglia di farsi travolgere dalla fantasia che rinchiusa nel vinile ci fa reagire. Lo stupore di accorgersi di comportarsi come cretini anche se non si è più bambini. La notte. Con i suoi flash stroboscopici. Con i suoi imput nevrotici. Con i suoi odori esotici. Con le sue voci calde e sensuali. Con la sua snervante voglia di ricominciare. La notte la regina.
Angel
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