
Se gli Stati Uniti avessero invaso il Messico??
Se la Francia avesse occupato l'Algeria???
Se l'Australia avesse dichiarato guerra alla Papua Nuova Guinea???
Se il Giappone avesse annesso la Manciuria??
Se l'Italia tornasse di nuovo in Libia con le cannoniere????
Se tutto questo fosse successo nell'anno delle Olimpiadi negli Stati Uniti, in Francia, in Australia, in Giappone, in Italia????
Le Olimpiadi si sarebbero tenute lo stesso in questi Paesi???
In nome di cosa? Del WTO? Della globalizzazione? Del consumismo?
Il Governo italiano ha calato i pantaloni alla marinara di D'Alema (nessuno pensava che avrebbe fatto diversamente......).
L'umanità ha un debito enorme nei confronti del Tibet, della sua cultura, dei suoi abitanti.
Lo ha lasciato solo per quasi sessant'anni in nome della realpolitik.
Un comportamento semplice da capire.
Se sei grosso puoi invadere, distruggere, sterminare.
Se sei piccolo e hai il petrolio, allora sono cazzi tuoi.
Cecenia docet.
Iraq ridocet.
L’Italia non deve partecipare alle Olimpiadi di Pechino. I Giochi Olimpici sono bagnati del sangue dei tibetani.
A Lhasa sono morte almeno 100 persone, alcune bruciate vive.
Protestavano nell’anniversario della sanguinosa repressione cinese del 1959.
Il buddismo non è una religione di conquista, non ha causato stragi secolari come le religioni monoteiste.
Il governo cinese minaccia nuove stragi.
Li minaccia a casa loro, in una nazione occupata.
Minaccia un popolo costretto in gran parte all’esilio. Di cui ha distrutto i monasteri. Di cui vorrebbe cancellare l’identità con una immigrazione selvaggia.
I tibetani sono uno dei popoli più pacifici della terra. Da decine di anni è in atto nei loro confronti un piccolo olocausto dagli occhi a mandorla, ma l’Occidente volta sempre la testa dall’altra parte. Pecunia non olet.
Né Valium, né lo psiconano hanno voluto ricevere il Dalai Lama in visita in Italia lo scorso autunno. E’ stato trattato come un paria, prima gli affari, poi i diritti civili.
I nostri grandi statisti: la vergogna internazionale d’Italia.
Gli atleti italiani rinuncino alle Olimpiadi.
Facciano outing contro la dittatura, sarà la migliore azione della loro vita.
Figli e nipoti ne saranno fieri.
Molti taliani gliene daranno merito.
Per ogni finale olimpica, per ogni premiazione ci sarà il ricordo di un tibetano assassinato e di una Nazione stuprata sotto gli occhi indifferenti del mondo.
No alle
Olimpiadi di sangue.
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