Comunicato stampa N.35 del 30 giugno 2009 del Comitato è Salute di Nonantola
Esalazioni tossiche: ancora 10 giorni di disturbi alla salute e disagi ai cittadini.
Ogni giorno sostanze tossiche precipitano sulle località site in un raggio di 15/20 km da Modena .
Si dirama il seguente comunicato stampa, con preghiera di massima diffusione
Nei giorni in cui il cielo è terso lo si può notare anche a occhio nudo: è il flusso di inquinanti che investe a seconda della direzione dei venti, della temperatura e della pressione atmosferica le vicine località della provincia. Da Modena Nord a Formigine, da Castelfranco Emilia a Lesignana, da Nonantola a Bomporto-Gorghetto e oltre (verso Nord-Est) la storia è sempre la stessa. Ambiente saturo di inquinanti micidiali che precipitando al suolo possono provocare nei cittadini i seguenti sintomi: strani starnuti e calori sottocutanei, amaro in bocca, formicolii alle labbra, bruciore agli occhi e alle narici, difficoltà respiratorie in genere e intontimento. Ancora 10 giorni di disagi e disturbi; non si riesce a respirare a pieni polmoni e l’odore di aria ha ormai ceduto il passo a quello acre di combustione mista a chimica e acidi: mix a volte più o meno odoroso. La nostra Provincia si è trasformata in una vera e propria “discarica a cielo aperto”. Di certo si sa che agli inizi di maggio, in via Cavazza era entrato in funzione per alcuni giorni il nuovo mega inceneritore da 240.000 tonnellate annue, salvo essere poco dopo costretto allo stop da un’ avaria. Da poco riparato è nuovamente funzionante. Pare ci si trovi così con due impianti di incenerimento HERA attivi (120.000 + 240.000 : un potenziale di 1 tonnellata al giorno di rifiuti bruciati ed annesse esalazioni tossiche e polveri sottili ), di cui uno, quello vecchio da120.000 tonnellate, mal funzionate e presumibilmente al limite del collasso. Negli ultimi due mesi Bomporto è entrato a far parte a tutti gli effetti della lista delle località più martoriate della Provincia, lista che vede sempre Nonantola come capofila, causa la sovrapposizione di esalazioni provenienti dal comparto industriale di Gazzate, problema tuttora vergognosamente irrisolto. Da dove proviene questo flusso di sostanze? Cosa contiene con esattezza ed in quali quantità? A quante migliaia di persone sta provocando disagi e disturbi? Cosa provocherà alla salute dei nostri figli, dei nostri nipoti, questa continua somministrazione di inquinanti? Nessuna delle autorità preposte fornisce risposte ed interviene, né tiene in giusta considerazione la richiesta di trasparenza e informazione avanzata da migliaia di cittadini. Nonostante le segnalazioni ricevute il fenomeno continua a manifestarsi con regolarità giornaliera quasi cronometrica e tutto tace. A questo punto ci si interroga sul come mai USL, ARPA, PROVINCIA e le massime autorità locali ( i Sindaci) non intervengano in modo mirato e con provvedimenti adeguati.
Fra i cittadini, oltre al disamore per le istituzioni e le cariche istituzionali locali, si è fatta largo la convinzione che a livello provinciale ci sia una precisa volontà politica di non intervenire, di non risolvere. Data la situazione, tutto fa presupporre che anche in provincia di Modena là dove esistono interessi economici forti e cospicui profitti in gioco, la prevenzione, il rispetto di regole e prescrizioni possano diventare “aspetti variabili”. Convinzione popolare difficile da screditare alla luce di quanto sta accadendo. Riusciranno i nuovi eletti nei consigli Comunali e Provinciali a porre DA SUBITO e , CON AZIONI CONCRETE al primo posto della loro agenda politica LA TUTELA DELLA SALUTE E IL RISPETTO DELLA VITA delle persone? Riusciranno a provocare “DISCONTINUITA’ col passato? Riusciranno a ricreare il dialogo coi cittadini, coi loro comitati e le loro liste civiche? Riusciranno a ricreare fiducia e rispetto nei confronti delle istituzioni locali ?
Nessun commento:
Posta un commento