
Mastella: «avrebbe potuto turbare la serenità dei giudici della Corte d'Assise di Appello che dal 13 dicembre si riuniranno in udienza proprio per il processo che riguarda l'assassinio di Graziella Campagna». Il fratello della donna uccisa:«Mi auguro sia in buona fede».
LA VICENDA - La fiction narra la vicenda di Graziella Campagna, 17 anni, che lavorava come stiratrice in una lavanderia di Villafranca Tirrena, paesino in provincia di Messina. Due boss mafiosi latitanti di Palermo dimenticano un'agendina nella tasca di una giacca lasciata in lavanderia. Graziella scopre che l'uomo che tutti in paese conoscono come l'ingegnere Cannata altro non era che il boss Gerlando Alberti junior, nipote dell'omonimo boss di Palermo. Il mafioso, per paura di essere scoperto, come emergerà dal processo, decide di eliminare la ragazza. La sera del 12 dicembre 1985 Graziella non torna a casa. [...] Il processo prende il via e si conclude nel dicembre 2004 con la condanna all'ergastolo di Alberti e del suo complice Giovanni Sutera.
Ma il nipote del boss palermitano dopo un anno e mezzo torna in libertà perché i giudici della Corte d'assise non depositano entro i termini stabiliti le motivazioni della sentenza di condanna e quindi viene annullata per decorrenza dei termini la custodia cautelare. (VOGLIAMO COMMENTARE....???)
Alberti, infatti, rimasto in cella per altri reati, ha lasciato il carcere perché avendo già scontato una condanna per traffico di droga e potendo beneficiare dell'indulto per gli altri reati di cui è stato ritenuto colpevole torna un uomo libero. La vicenda suscita scalpore e il ministro Mastella nel settembre 2006 invia gli ispettori, che dopo alcuni mesi archiviano il caso sul magistrato che era stato accusato di avere ritardato il deposito delle motivazioni della sentenza.I
L FRATELLO DELLA VITTIMA: «DOV'ERA MASTELLA?»
«Mi chiedo dov'era il ministro della Giustizia Mastella quando il giudice della Corte d'assise di Messina ha ritardato il deposito della sentenza di condanna di Gerlando Alberti, accusato della morte di mia sorella, consentendo in questo modo la sua scarcerazione».Piero Campagna punta anche il dito contro l'indulto «che doveva essere per i piccoli criminali, ma ne ha beneficiato anche Alberti». «Mi chiedo - aggiunge Campagna - se Mastella si preoccupa di una povera ragazza uccisa innocentemente, o per una famiglia distrutta dal dolore e per un film che ricostruisce ciò che è accaduto in tanti anni di depistaggio e non per la giustizia. Ritengo che il tribunale giudica sulle prove dell'accusa. Se non ha nulla da temere non c'era motivo di fare tutto ciò».
Commento: CLEMENTE, sei un uomo piccolo piccolo. Censurare una fiction per un qualsiasi altro politico vorrebbe dire aver toccato veramente il fondo, ma per te è diverso: purtroppo sappiamo che puoi fare ancora di peggio.
Ora per favore spiegaci come fa un film a "turbare la serenità di un giudice"...sono curioso. Stiamo parlando di persone che combattono tutti i giorni la Mafia, abituate quindi a reggere ben altre pressioni. E comunque quale sarebbe stato l'effetto di questa fantomatica componente emozionale nel giudizio? Qualche anno in più di carcere per dei mafiosi che hanno ucciso una diciassettenne? Ma magari! Propongo una fiction prima di ogni processo contro mafiosi, assassini e pedofili.Ora ammettiamo, per assurdo, che per una volta tu abbia ragione: un film può influenzare un giudizio. Ma a questo punto non era più semplice mandare una circolare (o un pizzino se preferisci) per consigliare a questi giudici di non accendere la tv quella sera? O è una cosa troppo onesta da fare?Ah dimenticavo: questi ispettoroni che hanno archiviato il caso non saranno mica gli stessi che controllavano anche le virgole nelle sentenze di De Magistris e che ti hanno "costretto" a trasferirlo vero? No perchè noto una certa disparità di trattamento.Troppe domande, troppo confuse. Come sempre è meglio spazzare la polvere sotto al tappeto, l'importante è che non si veda.
(Per chi volesse approfondire la vicenda che ispira la fiction ecco il link di una puntata di Blu Notte)
(Per chi volesse approfondire la vicenda che ispira la fiction ecco il link di una puntata di Blu Notte)
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