mercoledì, dicembre 31, 2008
mercoledì, dicembre 24, 2008
domenica, dicembre 21, 2008
Allarme a Frittole

Il Granducato in mutande
No al nucleare, si alle rinnovabili
Il Granducato ha avuto Ansa il Magnifico, gli sono rimasti i diessinidiossini, le banche di sinistra e i disoccupati. I licenziamenti più che a pioggia sono diventati a grandine. Colpiscono un po' ovunque come chicchi d'uva. Alla do coio, coio.
L'arte e il turismo, da sole, potrebbero fare di Frittole una delle terre più ricche del mondo. Ma gli amministratori del PDmenoelle non possono accontentarsi di così poco. Per lo sviluppo vogliono rigassificatori, inceneritori, mattone e cemento e parcheggi, meglio se nel centro storico.
Frittole ha una grande opportunità. Trasformarsi da Chiantishire a Nukeshire. I bambini frittolesi potranno gemellarsi con i fanciulli di Chernobyl. L'Arcipelago di Frittole potrebbe infatti accogliere nell' isola di Pianosa una centrale nucleare. Una delle tante che lo psiconano vuole regalare agli italiani. E' come aprire una discarica a San Vito o costruire una palazzina di Ligresti da Little Fish. Belin, non vorrei aver dato delle idee a questa gente.
I bisonti Frittolesi caricano alla "Maremma maiala". Non li fermi neppure con i pallettoni da cinghiale. Da Roma li possono già sentire. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.
mercoledì, dicembre 17, 2008
Frittole
Autore
Difficoltà
Reperibilità alimenti Ingredienti
600 g di farina, 450 g di latte, 200 g di zucchero, 100 g di burro, 35 g di lievito di birra, 6 uova, 140 g di uva sultanina, 60 g di pinoli, 60 g di rum. Preparazione
Mettere in ammollo l'uva sultanina, sciogliere il lievito nel latte tiepido.
Mettere in una terrina le uova insieme allo zucchero e agli altri ingredienti e sbatterle insieme fino a quando risulta una crema ben soffice, poco alla volta unire la farina e mescolare bene fino a quando diventa un composto ben omogeneo, coprire e lasciare riposare al caldo per mezz'ora. Nel frattempo mettere sul fuoco una pentola con olio abbondante, quando l'olio risulta ben caldo immergere varie frittole aiutandosi con due cucchiai e farle cuocere fino a quando vengono a galla e risultano ben dorate da ambo le parti, scolarle, metterle su carta assorbente, quando e cospargere con zucchero a velo.

Autore
Difficoltà
Reperibilità alimenti Ingredienti
600 g di farina, 450 g di latte, 200 g di zucchero, 100 g di burro, 35 g di lievito di birra, 6 uova, 140 g di uva sultanina, 60 g di pinoli, 60 g di rum. Preparazione
Mettere in ammollo l'uva sultanina, sciogliere il lievito nel latte tiepido.
Mettere in una terrina le uova insieme allo zucchero e agli altri ingredienti e sbatterle insieme fino a quando risulta una crema ben soffice, poco alla volta unire la farina e mescolare bene fino a quando diventa un composto ben omogeneo, coprire e lasciare riposare al caldo per mezz'ora. Nel frattempo mettere sul fuoco una pentola con olio abbondante, quando l'olio risulta ben caldo immergere varie frittole aiutandosi con due cucchiai e farle cuocere fino a quando vengono a galla e risultano ben dorate da ambo le parti, scolarle, metterle su carta assorbente, quando e cospargere con zucchero a velo.
domenica, dicembre 14, 2008
venerdì, dicembre 12, 2008
Scienziati di Frittole scoprono...........
giovedì, dicembre 11, 2008
mercoledì, dicembre 10, 2008
martedì, dicembre 09, 2008
giovedì, dicembre 04, 2008

3 Dicembre 2008
Liste Civiche a Cinque Stelle
Molti mi hanno chiesto più volte, anche in questo blog, di fare un partito. Ma il partito siete voi, non qualcun altro. E' dai cittadini che deve partire il cambiamento. Non dai partiti. Delegare senza partecipare non è democrazia. E', nel migliore dei casi, menefreghismo civico. Per cambiare l'Italia bisogna cambiare prima gli italiani. Metterli in condizione di essere informati, di scegliere, di verificare. I Comuni sono i mattoni sui quali è costruito il tessuto del Paese. Ricostruiamo il Paese con nuovi mattoni a Cinque Stelle. Io metto a disposizione il blog e la mia immagine, voi (se volete) il vostro impegno. Per ogni consigliere comunale eletto nelle Liste Civiche a Cinque Stelle ci sarà un rappresentante dei cittadini che potrà entare nel merito dei bandi, degli investimenti, delle collusioni e informare con un video, un articolo pubblicato in Rete. L'operazione "Fiato sul collo" ha dimostrato l'arroganza del potere autoreferenziale, chi filma un incontro PUBBLICO viene allontanato dall'aula. Ma non potranno cacciare dall'aula i consiglieri comunali delle Liste Civiche. Nel 2009 ci saranno le elezioni amministrative, migliaia di Comuni eleggeranno il sindaco e il Consiglio comunale. Chi vorrà potrà costituire una Lista Civica a Cinque Stelle usando il simbolo associato.
I requisiti per chi vuole costituire una lista sono:
- all'atto della sua candidatura e nel corso dell’intero mandato elettorale, ogni candidato non dovrà essere iscritto ad alcun partito o movimento politico
- ogni candidato non dovrà avere riportato sentenze di condanna in sede penale, anche non definitive
- ogni candidato non dovrà avere assolto in precedenza più di un mandato elettorale, a livello centrale o locale, a prescindere dalla circoscrizione nella quale presenta la propria candidatura
- ogni candidato dovrà risiedere nella circoscrizione del Comune per il quale intende avanzare la propria candidatura
- per le elezioni comunali dei capoluoghi di provincia, i candidati potranno risiedere in uno dei comuni appartenenti a quella provincia
- ci potrà essere una sola Lista Civica a Cinque Stelle per Comune
- le Liste Civiche potranno unirsi per la gestione del Comune ad altre liste o raggruppamenti politici in cui non siano presenti dei condannati.
Il Programma delle Liste Civiche a Cinque Stelle sarà fatto insieme a voi su questo blog nei prossimi mesi. Sarà un programma di riferimento al quale le Liste potranno ispirarsi. Il Programma sarà presentato il 31 gennaio a Firenze al primo incontro nazionale delle Liste.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene), noi neppure.
PER LA COSTITUZIONE DELLA LISTA CIVICA A CINQUE STELLE CONSULTA IL SITO DELLE LISTE CIVICHE.
martedì, dicembre 02, 2008
lunedì, dicembre 01, 2008
San Zemian a Porto Venere

Dal lontano 2001, un gruppo di balordi (Nic-Tom-Bedo-Calle) modenesi hanno deciso che il giorno del 31 gennaio per la festa del paese di San Zemian era meglio trasferirsi in liguria a Porto Venere per una bella abbuffata di pesce e vino, piuttosto che rompersi i maroni in giro per la fiera modenese.
Dopo tanti anni la tradizione è rimasta più viva che mai e tante scene memorabili sono successe durante questo appuntamento fisso dell'anno.
Caso vuole che quest'anno, San Zemian, il 31 gennaio, cada proprio di sabato.
Questo vuol dire che la carovana di macchine diretta al ristorante Elettra di Porto Venere sarà numerosissimo e non si accetteranno defezione (solo un certificato di morte propria sarà ritenuta valido).
CHI VIENE CONFERMI LA PROPRIA PARTECIPAZIONE QUI :
http://www.polljunkie.com/Zy6AAD/Poll2360.aspx
sabato, novembre 29, 2008
giovedì, novembre 27, 2008
mercoledì, novembre 26, 2008
martedì, novembre 25, 2008
domenica, novembre 23, 2008
venerdì, novembre 21, 2008
Trova l’errore

Dominique “versione enigmista” Strauss Khan, presidente Fondo Monetario Internazionale
Il G20 ha convenuto sulla necessità di “proposte concrete per la sorveglianza, la trasparenza e la regolamentazione dei mercati”. Possibile la creazione di meccanismi di ‘early warning’. Il Fondo Monetario Internazionale e il Financial Stability Forum (…) hanno già espresso venerdì la propria disponibilità a farsi carico del compito.
(La Repubblica, 15 ottobre 2008)
L’economia islandese è prospera e flessibile. Il reddito pro capite è tra i più alti e le diseguaglianze di reddito sono tra le più basse al mondo. Il mercato del lavoro e quello dei prodotti è aperto e flesibile. Le istituzioni e la politica sono forti e il debito del governo è molto basso. La rimarchevole gestione delle risorse naturali del paese ha permesso all’Islanda di diversificare l’economia e ha aiutato ad assicurare la sostenibilità (dello sviluppo, nda). Su questo sfondo, le prospettive economiche a lungo termine per l’economia dell’Islanda rimangono invidiabili.
(Rapporto del Fondo Monetario Internazionale, 4 giugno 2008)
Rapporto dall’Islanda, l’isola della bancarotta
(Titolo di un reportage de “La Repubblica”, 9 ottobre 2008)
«Prelievo non disponibile». Tre parole, martedì mattina, hanno cambiato la vita di Elsa Run Gusladiottir, ventiduenne studentessa di economia all’ università di Reykjavik. «Com’ è andata? Semplice. Mentre facevo la prima colazione seguivo con la coda dell’ occhio le notizie alla tv. E’ apparso in diretta il primo ministro. Strano, mi sono detta. Quando ha iniziato a parlare ho fatto un salto sulla sedia. Stava annunciando che la Landsbanki, la banca dove ho tutti i miei risparmi, era fallita ed era stata nazionalizzata(…)».
(La Repubblica, 9 ottobre 2008)
La borsa dell’Islanda, parte del gruppo Nasdaq, ha annunciato che ha sospeso le contrattazioni del suo listino. (…) Il presidente islandese Lafur Ragnar Grimsson è stato ricoverato in ospedale a inizio settimana per problemi cardiaci. Dimesso dopo breve tempo, Grimsson ha poi ripreso la gran parte delle sue attività.
(Corriere della Sera, 9 ottobre 2008)
Islanda, tracollo finanziario la Borsa è crollata a -76,13%
(La Provincia pavese, 15 ottobre 2008)
Crisi economica: cittadini in rivolta a Reykjavik, “chi ha sbagliato deve pagare”
(Euronews, 26 ottobre 2008)
La piazza in Islanda ora chiede le dimissioni del primo ministro e del capo della banca centrale. La crisi si è abbattuta come una scure sul paese (…). “Perderemo le nostre case, il nostro lavoro?- dice una manifestante- Vogliamo avere risposte a queste domande. Ne abbiamo abbastanza, perchè è accaduto tutto questo? Vogliamo avere voce in capitolo, mostrare che siamo uniti e vogliamo che il governo faccia meglio il suo lavoro”. Quanto accaduto si poteva evitare? E’ la domanda che serpeggia tra la folla. Secondo l’ex ministro delle finanze, intervenuto dal palco, “Si è trattatato di un evento prevedibile e chi non lo ha fatto deve ammettere i suoi sbagli”.
(Euronews, 26 ottobre 2008)
E l’ Fmi aiuta l’ Islanda
(Corriere della Sera, 25 ottobre 2008)
Il Fondo monetario internazionale esce dalla sua disoccupazione di lunga durata. Dopo anni di inattività, si allunga la lista dei Paesi che tornano a chiedere la sua assistenza finanziaria, e proprio ieri l’ Fmi ha siglato il primo accordo preliminare con un nuovo cliente: si tratta dell’ Islanda, il cui sistema bancario è stato spazzato via dalla crisi e il cui prodotto interno lordo viene previsto in contrazione del 10% nel 2009.
(Corriere della Sera, 25 ottobre 2008)
Il ministro delle Finanze islandese ha annunciato oggi che quattro Stati del Grande Nord presteranno all’Islanda 2,5 miliardi di dollari (ovvero quasi 2 miliardi di euro) per aiutare il paese a riprendersi dal collasso economico. A correre in soccorso della piccola Islanda saranno Finlandia, Svezia, Norvegia e Danimarca. Che hanno deciso di intervenire dopo che anche il Fondo monetario internazionale ha approvato un proprio pacchetto di aiuti da 2,1 miliardi di dollari (ossia 1,66 miliardi euro).
(New York Times, 20 novembre 2008)
P.S. Soluzione. Purtroppo non c’è nessun errore. E’ proprio così: il G20 - dopo l’ottimo lavoro del Fmi in Islanda (e in molti altri posti nei quattro angoli del pianeta) - potrebbe affidare al Fondo monetario internazionale pure il controllo della “trasparenza dei mercati” oltre a quello di aiutare gli stati in crisi. Che dire di più? Beh, che oggi proprio gli uomini del Fmi se ne sono usciti con un rapporto sull’Italia. Dicendo che problemi ce ne sono. Ma in fondo non va poi così male. Perchè il declino della crescita, da noi «sarà probabilmente meno pesante che in molte altre economie avanzate per effetto della relativa solidità del sistema bancario». Visto il caso di Reykjavik e dintorni: che il dio dei Belpaesi in difficoltà, per una volta, ce la mandi buona.
giovedì, novembre 20, 2008
martedì, novembre 18, 2008
ma siamo così ignoranti.......
Far Oer, Danimarca, il massacro delle balene
La vergogna della Danimarca

Quando i delfini balena si avvicinano alle isole Far Oer della Danimarca è un giorno di festa. Le scuole chiudono e i bambini si recano in spiaggia insieme ai genitori. La popolazione, vestita con i costumi tradizionali, si appresta a ricevere i cetacei.

I delfini balena arrivano in gruppi, molte femmine con i piccoli. Sono animali socievoli, curiosi e non hanno timore dell'uomo. E' il grande spettacolo di autunno per gli isolani. In motoscafo spingono le balene nelle baie dove l'acqua è poco profonda.

Quindi si avvicinano con fiocine di due chili e le piantano più volte nelle carni degli animali finchè non li hanno immobilizzati. I carnefici delle Far Oer possono allora estrarre i coltelli da 15 centimetri e tagliare grasso e carne viva per trapassare la spina dorsale. I piccoli danesi applaudono mentre le balene gridano. Non lo sapevate? Le balene gridano come gli esseri umani quando sono macellate. L'acqua acquista un bel colore rosso sangue. 2.000 balene sono trascinate sulla riva dai coraggiosi abitanti delle Far Oer per essere lasciate agonizzare. La maggior parte marcisce ed è ributtata a mare.

Il delfino balena è una specie protetta e non si conosce il numero di esemplari ancora esistente.
Invito i lettori del blog a non recarsi in vacanza nelle isole Far Oer o a comprare prodotti danesi fino a quando questo ignobille massacro durerà.
Inviate una mail alla regina di Danimarca per chiederle di intervenire e promuovete questa iniziativa sul vostro blog.
La vergogna della Danimarca

Quando i delfini balena si avvicinano alle isole Far Oer della Danimarca è un giorno di festa. Le scuole chiudono e i bambini si recano in spiaggia insieme ai genitori. La popolazione, vestita con i costumi tradizionali, si appresta a ricevere i cetacei.

I delfini balena arrivano in gruppi, molte femmine con i piccoli. Sono animali socievoli, curiosi e non hanno timore dell'uomo. E' il grande spettacolo di autunno per gli isolani. In motoscafo spingono le balene nelle baie dove l'acqua è poco profonda.

Quindi si avvicinano con fiocine di due chili e le piantano più volte nelle carni degli animali finchè non li hanno immobilizzati. I carnefici delle Far Oer possono allora estrarre i coltelli da 15 centimetri e tagliare grasso e carne viva per trapassare la spina dorsale. I piccoli danesi applaudono mentre le balene gridano. Non lo sapevate? Le balene gridano come gli esseri umani quando sono macellate. L'acqua acquista un bel colore rosso sangue. 2.000 balene sono trascinate sulla riva dai coraggiosi abitanti delle Far Oer per essere lasciate agonizzare. La maggior parte marcisce ed è ributtata a mare.

Il delfino balena è una specie protetta e non si conosce il numero di esemplari ancora esistente.
Invito i lettori del blog a non recarsi in vacanza nelle isole Far Oer o a comprare prodotti danesi fino a quando questo ignobille massacro durerà.
Inviate una mail alla regina di Danimarca per chiederle di intervenire e promuovete questa iniziativa sul vostro blog.
lunedì, novembre 17, 2008
Comunicato Stampa
della Segreteria Nazionale Funzione Pubblica CGIL
La sentenza sulla mattanza della scuola Diaz a Genova, getta nello sconforto ed indigna tutta quella parte della società, che fortunatamente e' ancora maggioritaria del paese, che crede che massacrare a freddo decine di ragazze e ragazzi addormentati in una scuola, che si sono "macchiati" della sola colpa di esprimere manifestando il proprio punto di vista critico sulle scelte politico economiche dei Grandi, come avvenne durante il G8, sia cosa da condannare in un Paese che vuole definirsi civile. Da ieri, inevitabilmente cambiano i rapporti tra chi crede che in Italia esistono ancora dei diritti civili e chi invece ne farà strame per poter governare con il pugno di ferro.
Di fronte ad un’evidenza che ha fatto il giro del mondo, di fronte a calci e manganellate date indiscriminatamente a persone di ogni età, questa sentenza fa rabbrividire perché ricorda i salvataggi operati per analoghi fatti nelle dittature latino americane. Noi siamo convinti che l’ordine pubblico abbia bisogno di professionisti e persone preparate ad ogni livello.
Coloro che hanno pestato a sangue quel giovane popolo della pace, sono il vero corpo avulso dalla storia civile e dalla Costituzione antifascista del nostro paese. E colpisce ancor più' che in questa inaccettabile sentenza, ad essere perseguiti ed a pagare, siano solo gli ultimi, quegli agenti che si sono prestati ad essere "materiali esecutori" di ordini illegali ed ingiusti che non hanno avuto il coraggio civile di rifiutare.
I capi, i responsabili, coloro che hanno guidato la "catena di comando" escono impuniti!
La violenza , la menzogna e l’abuso vincono sul diritto.
Le tante persone che hanno sofferto e credevano che cambiare questo mondo fosse possibile, nonostante quest’ultima pesantissima e grave manganellata inflitta loro dalla magistratura e dai vertici della polizia, siamo certi non abbandoneranno quell’idea, ma la rafforzeranno nei loro pensieri e sentimenti. Noi non ci stancheremo di chiedere giustizia.
Roma, 14 novembre 2008
della Segreteria Nazionale Funzione Pubblica CGIL
La sentenza sulla mattanza della scuola Diaz a Genova, getta nello sconforto ed indigna tutta quella parte della società, che fortunatamente e' ancora maggioritaria del paese, che crede che massacrare a freddo decine di ragazze e ragazzi addormentati in una scuola, che si sono "macchiati" della sola colpa di esprimere manifestando il proprio punto di vista critico sulle scelte politico economiche dei Grandi, come avvenne durante il G8, sia cosa da condannare in un Paese che vuole definirsi civile. Da ieri, inevitabilmente cambiano i rapporti tra chi crede che in Italia esistono ancora dei diritti civili e chi invece ne farà strame per poter governare con il pugno di ferro.
Di fronte ad un’evidenza che ha fatto il giro del mondo, di fronte a calci e manganellate date indiscriminatamente a persone di ogni età, questa sentenza fa rabbrividire perché ricorda i salvataggi operati per analoghi fatti nelle dittature latino americane. Noi siamo convinti che l’ordine pubblico abbia bisogno di professionisti e persone preparate ad ogni livello.
Coloro che hanno pestato a sangue quel giovane popolo della pace, sono il vero corpo avulso dalla storia civile e dalla Costituzione antifascista del nostro paese. E colpisce ancor più' che in questa inaccettabile sentenza, ad essere perseguiti ed a pagare, siano solo gli ultimi, quegli agenti che si sono prestati ad essere "materiali esecutori" di ordini illegali ed ingiusti che non hanno avuto il coraggio civile di rifiutare.
I capi, i responsabili, coloro che hanno guidato la "catena di comando" escono impuniti!
La violenza , la menzogna e l’abuso vincono sul diritto.
Le tante persone che hanno sofferto e credevano che cambiare questo mondo fosse possibile, nonostante quest’ultima pesantissima e grave manganellata inflitta loro dalla magistratura e dai vertici della polizia, siamo certi non abbandoneranno quell’idea, ma la rafforzeranno nei loro pensieri e sentimenti. Noi non ci stancheremo di chiedere giustizia.
Roma, 14 novembre 2008
Mi ama o mi Obama?
Mi ama o mi Obama?
Obama parla al mondo attraverso YouTube. Mediaset chiede danni per 500 milioni di euro a YouTube.
Obama predica l'avvento delle reti sociali e della democrazia diretta. L'Italia rilancia il digitale terrestre e la legge ammazzablogger (Levi-Veltroni).
Negli Stati Uniti la banda larga è ovunque, da noi è in Parlamento e 3.000 comuni sono senza ADSL.
La politica italiana vive di televisione, senza contraddittorio. La televisione si è fatta addirittura politica. Telepolitica. La televisione distrugge la coscienza delle persone. La Rete aiuta a formarla.
Lo psiconano sfoglia la margherita: "Mi ama o mi Obama? Mi ama o mi Obama?" Secondo me lo Obama.
Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?), noi neppure.
FREE BLOGGER
mercoledì, novembre 12, 2008
martedì, novembre 11, 2008
L'orgia sbagliata....

E’ difficile perfino immaginarlo. E’ difficile immaginare che un giornale possa difendere la censura. Ed è difficile immaginare che una televisione possa difendere - a spada tratta - un giornalista che racconta in diretta di essere stato un informatore della Cia. Ma francamente è ancora più difficile immaginare che un comico possa essere cacciato per aver fatto il suo mestiere. Ovvero per una battuta. L’Italia, però – per sua (s)fortuna – è un paese con molta fantasia. E infatti, queste cose accadono. Anzi, sono appena accadute. Tutte e tre contemporanemante. E senza che nessuno si sia stupito – o abbia protestato – più di tanto.
Di cosa stiamo parlando? Ma della cacciata di Daniele Luttazzi dagli schermi de “La 7”. Una cacciata andata in onda – si fa per dire – giusto sabato scorso. E che sembra non aver sconvolto più di tanto l’opinione pubblica del Belpaese. Del resto, perché sorprendersi? Da decenni, la televisione italiana sembra diventata il set del remake de “Il Padrino”. Ogni tanto, qualcuno – dopo aver detto una frase sbagliata – semplicemente scompare. Per fortuna – e per ora – solo dal video. Domani, chissà. E’ successo – tanto per fare qualche esempio celebre – a Beppe Grillo. Che nei lontani anni Ottanta si permise di fare la battuta sbagliata sulle persone sbagliate: i socialisti dell’allora (quasi) onnipotente Bettino Craxi. Ed è successo, negli anni del secondo governo Berlusconi, pure a Sabina Guzzanti. Che ebbe il torto di attaccare l’allora (davvero) onnipotente Cavaliere. Ma la cacciata bis di Luttazzi – che per la cronaca era tra le vittime dell’ormai celebre editto bulgaro di berlusconiana memoria – rappresenta un vero e proprio capolavoro nel suo genere. Per le ragioni che sfiorano il ridicolo (avrebbe offeso l’inoffendibile Giuliano Ferrara descrivendolo alle prese con un’improbabile orgia sadomaso). Ma soprattutto per il modo in cui è stata raccontata dalla stampa. E addirittura non raccontata dal tg della sua stessa rete, “La7″. Che - la sera dello stop del programma di Luttazzi - ha censurato la notizia.
Ma facciamo un passo indietro. E per prima cosa – anche se in Italia va poco di moda – raccontiamo i fatti. Anzi, i fatti li lasciamo raccontare a Luttazzi. Che nel suo blog, sabato scorso, ha scritto: “Stasera è successo un fatto gravissimo”. Ovvero “verso le 20, dei funzionari di La7 sono entrati in sala montaggio per impedire fisicamente che proseguissimo (il lavoro, ndr). Hanno occupato la stanza, hanno intimato al tecnico di sospendere (senza averne titolo)”, e “uno di loro si è seduto al mio posto alla consolle e non se ne andava, sfidandoci”. Insomma, il comico stava ultimando la sesta puntata della sua trasmissione, “Decameron”, che doveva andare in onda proprio quella sera. Quando la rete – che per la cronaca è controllata da Telecom Italia - all’improvviso ha deciso di cancellare il programma dal suo palinsesto. Con tanto di irruzione in stile marines (o, se preferite, in stile golpe alla Repubblica delle banane). Ma perché tanta foga? E perché tanta fretta?
Quel che è certo è che gli spettatori de “La7” hanno scoperto che Decameron era stato cancellato, soltanto il giorno dopo. Perché – sempre in perfetto stile Repubblica delle banane – il vicedirettore del telegiornale della rete Telecom, Pina Debbi ha deciso di non dare la notizia nell’edizione di sabato notte (e se non ci credete, leggete qui cosa scrive il Corriere della Sera). Le ragioni - quelle vere - dello stop a Luttazzi, invece, sono rimaste avvolte nella nebbia fitta dei comunicati ufficiali della tv. Che hanno spiegato che il comico era stato cacciato per aver “gravemente insultato e offeso Giuliano Ferrara, che con la stessa La 7 collabora da anni come coconduttore di 8 e mezzo”.
Ora riesce difficile credere che “La 7” abbia davvero scatenato tutto questo polverone solo per difendere Ferrara. Anche perchè gli insulti al direttore del “Foglio” erano andati in onda – e senza alcuna scia di polemiche - ben 7 giorni prima della decisione di cassare Decameron. Ma soprattutto riesce difficile credere che la tv di Telecom tolleri ancora il barbuto conduttore di 8 e mezzo. Che nel 2003 – proprio dai suoi schermi – dichiarò urbi et orbi di essere stato una spia a libro paga della Cia (come potete leggere sul sito dell’ordine dei giornalisti della Lombardia). Ma questa – ovviamente - è tutta un’altra storia. E, sia come sia, “La7” il meglio di sé l’ha dato attraverso la viva voce del suo direttore, Antonio Campo Dall’Orto. Che, per inciso si è formato alla corte di Berlusconi (è stato vicedirettore di Canale 5). E che al quotidiano torinese La Stampa, il giorno dopo la chiusura del programma, ha dato altre motivazioni per lo stop a Luttazzi. Più alte. Più solenni. E ben più nebbiose. Dichiarando che “La7 vive dei capisaldi di libertà di espressione” e “la decisione” di chiudere Decameron “vuole” appunto “difendere il principio dell’uso responsabile di un bene prezioso come la libertà di stampa”.
In sostanza, secondo il ragionamento di Campo Dall’Orto, a “La7” la censura non esiste. Esiste, invece, la libertà di dire quel che si vuole. Ma se la si usa male, si viene cancellati. Ovvero censurati. Un cortocircuito logico contro cui ci si sarebbe aspettati un vero e proprio fuoco di fila della cosiddetta stampa libera. E invece? E invece i due maggiori quotidiani italiani - Corriere della Sera e Repubblica - hanno sposato in pieno la tesi di Dall’Orto. E persino Aldo Grasso, il più noto critico televisivo del Belpaese - proprio sulle pagine del Corriere dell’ 8 dicembre - si è schierato sul fronte pro censura. Scrivendo: “Che triste vicenda quella di Daniele Luttazzi”, quando “un direttore ti dice che puoi scrivere o dire quello che vuoi, ti devi sentire responsabilizzato due volte: uno per quello che scrivi o dici, due per dimostrare di meritare tanta fiducia”.
Ma La Stampa è andata addirittura oltre. Attaccando Decameron (“ma far ridere è davvero un’altra cosa”). E Tessendo un vero e proprio elogio de “La7”. Che, come ha scritto il quotidiano di Torino sempre l’8 dicembre, non solo è “la più raffinata tra le reti generaliste”. Ma è anche “molto ben frequentata”, perché – a parte Luttazzi - ci “lavorano giornalisti e conduttori che stanno lì ben volentieri perché alla Rai o a Mediaset potrebbero avere, se non censure, problemi” o “seccature”. Ma chi sono queste voci libere? La Stampa, nel dubbio, le ha pure elencate: Gad Lerner (che, come potete leggere nel suo blog, si è formato a Lotta continua e poi é passato a più miti consigli, entrando anche nel comitato dei 45 che ha varato il regolamento delle elezioni primarie del Pd); lo stesso Ferrara (ex informatore Cia ed ex ministro del primo governo Berlusconi); e dulcis in fundo, Daria Bignardi (che tra l’altro ha il merito di aver condotto un’edizione del Grande Fratello e nel suo blog ama discettare solo di argomenti seri, come la “secchezza vaginale”). Peccato che l’autrice del pezzo, Alessandra Comazzi, non abbia citato anche Ritanna Armeni, che è la coconduttrice di 8 e mezzo assieme a Ferrara ed è stata portavoce di Bertinotti. Almeno avrebbe completato l’intero arco costituzionale delle voci libere. Da destra a sinistra. Passando pure per il centro.
Vi siete mai chiesti perchè l’Italia – secondo la classifica di Freedom house 2007 – è al 64^ posto per libertà di stampa, dopo la Guyana e prima di Sao Tomé (che è 65^)? Se le voci libere e scomode della nostra tv sono le Bignardi, trovare la risposta non è certo difficile.
Ma a proposito di risposte. Noi bamboccioni alla riscossa abbiamo - volutamente - lasciato una questione in sospeso: perché tanta foga e perché tanta fretta nel cancellare Luttazzi? Be’, la sera dello stop, Decameron avrebbe dedicato una puntata al vetriolo all’ultima enciclica del papa. E di questo – nel fumoso comunicato de “La7” - non c’era traccia. Vi basta? A noi, sì. O per lo meno – visto lo strapotere del Vaticano in Italia – questa ci sembra una motivazione un po’ più valida di quella di aver pronunciato una frase sbagliata sull’orgia sbagliata (con dentro pure Previti, Berlsuconi e Dell’Utri).
Comunque sia. Per sfogare la nostra rabbia per questa ennesima censura, vogliamo seguire il metodo Luttazzi. E provare a immaginare Campo Dall’Orto a gattoni e a culo nudo e Ratzinger in tenuta sadomaso che lo frusta. Con la teo-dem Binetti in latex, che armata di videocamera riprende il tutto. Ecco ci sentiamo già meglio. Voi no?
P.S. Volete sapere qual è la battuta che è costata il posto a Luttazzi? Eccovi serviti:
“L’altro giorno, incontro una ragazza che mi fa: Daniele, dopo 4 anni di guerra in Iraq, 3.900 soldati americani uccisi, 85.000 civili americani ammazzati e tutti i soldati italiani morti anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Ma come si fa a sopportare una cosa del genere?”.
“Come si fa a sopportare una cosa del genere? Io ho un mio sistema. Penso a Giuliano Ferrara dentro una vasca da bagno con Berlusconi e Dell’Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanchè in completo sado-maso che li frusta. Va già meglio, no?”.
Non vi basta? Volete godervi Luttazzi in voce e corpo? Guardate qui.

Dell’Utri attacca Antimafia e pentiti. E definisce l’ex boss Vittorio Mangano un “eroe”. Certo: a qualcuno potrebbe anche venire il dubbio che l’ex senatore forzista, e con lui tutto il Popolo delle libertà, abbia voluto strizzare l’occhio ai voti di Cosa nostra (anche perchè ci sono le elezioni di casa nostra). E magari qualche magistrato potrebbe avere addirittura la tentazione di approfondire la questione. Ma tanto sarebbe tutto inutile. Perchè Berlusconi respingerebbe queste accuse come i soliti (infondati) sospetti. E se la prenderebbe come sempre coi giudici. Dicendo magari che sono tutti matti. E che avrebbero bisogno di un esame di salute mentale. Ah, no. Pardon: questo non lo direbbe. Lo ha - già - detto.
lunedì, novembre 10, 2008
domenica, novembre 09, 2008
venerdì, novembre 07, 2008
DIFFERENZIA..........
rifiuti sono un incantesimo. Non esistono. Il Comune di Capannori lo dimostra. Un passo alla volta si può arrivare a "Rifiuti zero" e riciclare e guadagnare con il riciclo. Se ci riesce Capannori, perchè non possono farlo anche altrove? Anche gli altri Comuni, invece di avvelenare cittadini, cibi e ambiente con gli inceneritori? Già, perchè? I consigli comunali a chi rispondono? A quali interessi? E perchè non vogliono farsi filmare durante le sedute pubbliche? Timidezza? Loro non molleranno mai, noi neppure.
"Capannori è il primo comune in Italia ad aver aderito alla “strategia rifiuti zero”.
In questi anni Capannori ha dimostrato che l’aumento dei rifiuti non è un dato immodificabile.
Il Comune ed ASCIT (l’azienda locale che si occupa della raccolta dei rifiuti) hanno avviato una riorganizzazione del servizio. Hanno eliminato tutti i cassonetti ed attivato la raccolta domiciliare “porta a porta”, con la consegna a tutte le famiglie degli strumenti per la raccolta differenziata.
A Capannori il “porta a porta” è consolidato per 26 mila dei 45 mila cittadini, con oltre l’80% di differenziazione.
Con la raccolta differenziata dal 2004 al 2007 sono stati avviati a riciclaggio 56.861 tonnellate di rifiuti.
Dall’avvio del “porta a porta” c’è stata una riduzione dei rifiuti indifferenziati di oltre 10.000 tonnellate.
Grazie alla sola raccolta differenziata della carta nel 2007 si è risparmiato l’abbattimento di 100.000 alberi, il consumo di 2.85 milioni di litri di acqua, l’emissione di 9.100 tonnellate di CO2. Per un termine di paragone, 2.85 milioni di litri di acqua risparmiati equivalgono al risparmio idrico del consumo annuo di 31.647 cittadini.
Nel 2007 sono state raccolte 15.723 tonnellate di materiale differenziato. In Provincia di Lucca il costo medio di conferimento dell’indifferenziato è di 160 euro alla tonnellata. Se queste 15.723 tonnellate fossero finite nel circuito dei rifiuti indifferenziati sarebbero stati necessari 2.515.680 di euro per il loro smaltimento.
La spesa di conferimento agli impianti di riciclaggio delle 15.723 tonnellate è stata invece di 507.688 euro. Inoltre, va considerato che la carta è una risorsa. Infatti, dalla vendita delle 6.439 tonnellate di carta raccolta sono stati ricavati 340.010 euro: il risparmio è di 2.348.000 di euro.
Il “porta a porta” necessita di un numero più elevato di operatori. Dall’inizio di questa raccolta ad oggi ci sono state 30 nuove assunzioni.
Con i risparmi ottenuti dal non dover smaltire i rifiuti indifferenziati, oltre a coprire i costi delle nuove assunzioni, il Comune ha riconosciuto una riduzione della tariffa ai cittadini, pari al 20% sulla parte variabile."
A cura di Marco Boschini, www.comunivirtuosi.org
BERLUSCONI NON E' ABBRONZATO... MA COTTO
Caro Beppe,
sono un ragazzo italiano che lavora all'estero e che per l'ennesima volta si sente preso in giro dalle parole del solito Berlusconi.
Sono stufo che una persona cosi ci rappresenti nel mondo !
Spesso non è facile crearsi una credibilità, essere italiani ci porta a essere visti positivamente per molti aspetti: creatività, moda, buon umore... Ma dall'altro lato veniamo spesso messi alla prova sulla nostra affidabilità, onestà e dobbiamo fare molta fatica per crearci una certa credibilità.
Questa mina vagante continua a viaggiare a nostre spese in giro per il mondo e a dire delle cose prive di senso e che portano solo delle ripercussioni negative al popolo italiano.
Sono Stufo!!! Penso che siamo stufi!!!
Basta! Facciamo una raccolta firme da inviare a Napolitano che sciolga le camere per "Palese Incapacità", che lo mandi a casa, che li mandi a casa tutti questi incompetenti!
ARTICOLO TRATTO DAL BLOG DI GRILLO
sono un ragazzo italiano che lavora all'estero e che per l'ennesima volta si sente preso in giro dalle parole del solito Berlusconi.
Sono stufo che una persona cosi ci rappresenti nel mondo !
Spesso non è facile crearsi una credibilità, essere italiani ci porta a essere visti positivamente per molti aspetti: creatività, moda, buon umore... Ma dall'altro lato veniamo spesso messi alla prova sulla nostra affidabilità, onestà e dobbiamo fare molta fatica per crearci una certa credibilità.
Questa mina vagante continua a viaggiare a nostre spese in giro per il mondo e a dire delle cose prive di senso e che portano solo delle ripercussioni negative al popolo italiano.
Sono Stufo!!! Penso che siamo stufi!!!
Basta! Facciamo una raccolta firme da inviare a Napolitano che sciolga le camere per "Palese Incapacità", che lo mandi a casa, che li mandi a casa tutti questi incompetenti!
ARTICOLO TRATTO DAL BLOG DI GRILLO
giovedì, novembre 06, 2008
uso della forza....
http://it.youtube.com/watch?v=j2oFfahEbdM
Il forzuto di Arcore ci riprova. Alla Fiera del ciclo e del motociclo ha affermato, riferendosi alla Val di Susa: “Useremo la forza contro i blocchi, non c’è comunità o minoranza che possa pretendere di fermare un cantiere…”. Ha straparlato di “16 miliardi già a disposizione” per fare un buco nel Frejus. Il problema è che il tunnel nel Frejus è già stato realizzato nel lontano 1800 e lui non era stato informato da Lunardi. Forse alludeva al Moncenisio. Al supertunnel di 23 chilometri che finirà tra 15 anni. Un’opera che non serve a nulla, ma che distribuisce un fiume di denaro.Marco Ponti professore al Politecnico di Milano, uno dei maggiori esperti di economia dei trasporti in Europa e consulente della Banca Mondiale, scriveva tre anni fa:"Si è partiti promettendo che il progetto si sarebbe ripagato al 60%. Poi si è scesi al 40% e infine è stato stabilito che bastava il 40% dei costi, esclusi quelli per i 'nodi' in prossimità delle città, molto dispendiosi. Secondo le mie simulazioni si arriverebbe al 20%; altri stimano il 23%. Il sistema è destinato al default: pagherà lo Stato. Molti di questi lavori verranno inaugurati, ma poi non ci saranno i soldi per proseguirli e saranno ri-inaugurati a ogni tornata elettorale. La Torino-Lione è un monumento alla dissipazione: costerà almeno 13 miliardi (fu ottimista, ndr), come 3 o 4 ponti sullo Stretto. Per sviluppare l'innovazione si deve puntare sulle tecnologie, non sul cemento. Quanto all'occupazione, oggi le grandi opere hanno un moltiplicatore modesto: non si mobilitano più, come nell'Ottocento, i braccianti. È poi evidente che il nostro è un territorio con un grande valore turistico per il futuro. Quindi ci sono modi più redditizi per spendere. A meno che qualcuno non si riprometta, per se stesso, grandi affari sulle grandi opere".Il referendum per la nuova base americana a Dal Molin a Vicenza è stato annullato, a Chiaiano sono stati picchiati i residenti, a Piazza Navona è arrivato un camion pieno di manganelli tricolori sotto gli occhi della Polizia (neppure una multa per sosta vietata, belin).E’ il governo del manganello. L’uso della forza come politica del consenso. Non credo che gli italiani siano informati sulla Val di Susa e sullo spreco colossale di risorse pubbliche. Decine di miliardi per far viaggiare tra vent’anni una mozzarella da Lisbona a Kiev mentre il Piemonte chiude i battenti. Un’impresa piemontese su quattro sta fallendo. Tremila i prossimi licenziati, quarantamila i cassintegrati L’Olivetti perde lo stabilimento di Agliè, 250 dipendenti. Motorola lascia a casa dall’oggi al domani 370 tecnici. Dayco, 470 operai in mobilità. Bertone, 1.200 lavoratori in cassa integrazione. 700 operai della Pininfarina (700 milioni di euro di debiti) a rischio. La Fiat sbarra i cancelli di Mirafiori fino al 16 novembre, 3.500 operai in cassa integrazione.Le aziende chiudono e si aprono i buchi nelle montagne con altri buchi di bilancio. Loro non molleranno mai, noi neppure.
Il forzuto di Arcore ci riprova. Alla Fiera del ciclo e del motociclo ha affermato, riferendosi alla Val di Susa: “Useremo la forza contro i blocchi, non c’è comunità o minoranza che possa pretendere di fermare un cantiere…”. Ha straparlato di “16 miliardi già a disposizione” per fare un buco nel Frejus. Il problema è che il tunnel nel Frejus è già stato realizzato nel lontano 1800 e lui non era stato informato da Lunardi. Forse alludeva al Moncenisio. Al supertunnel di 23 chilometri che finirà tra 15 anni. Un’opera che non serve a nulla, ma che distribuisce un fiume di denaro.Marco Ponti professore al Politecnico di Milano, uno dei maggiori esperti di economia dei trasporti in Europa e consulente della Banca Mondiale, scriveva tre anni fa:"Si è partiti promettendo che il progetto si sarebbe ripagato al 60%. Poi si è scesi al 40% e infine è stato stabilito che bastava il 40% dei costi, esclusi quelli per i 'nodi' in prossimità delle città, molto dispendiosi. Secondo le mie simulazioni si arriverebbe al 20%; altri stimano il 23%. Il sistema è destinato al default: pagherà lo Stato. Molti di questi lavori verranno inaugurati, ma poi non ci saranno i soldi per proseguirli e saranno ri-inaugurati a ogni tornata elettorale. La Torino-Lione è un monumento alla dissipazione: costerà almeno 13 miliardi (fu ottimista, ndr), come 3 o 4 ponti sullo Stretto. Per sviluppare l'innovazione si deve puntare sulle tecnologie, non sul cemento. Quanto all'occupazione, oggi le grandi opere hanno un moltiplicatore modesto: non si mobilitano più, come nell'Ottocento, i braccianti. È poi evidente che il nostro è un territorio con un grande valore turistico per il futuro. Quindi ci sono modi più redditizi per spendere. A meno che qualcuno non si riprometta, per se stesso, grandi affari sulle grandi opere".Il referendum per la nuova base americana a Dal Molin a Vicenza è stato annullato, a Chiaiano sono stati picchiati i residenti, a Piazza Navona è arrivato un camion pieno di manganelli tricolori sotto gli occhi della Polizia (neppure una multa per sosta vietata, belin).E’ il governo del manganello. L’uso della forza come politica del consenso. Non credo che gli italiani siano informati sulla Val di Susa e sullo spreco colossale di risorse pubbliche. Decine di miliardi per far viaggiare tra vent’anni una mozzarella da Lisbona a Kiev mentre il Piemonte chiude i battenti. Un’impresa piemontese su quattro sta fallendo. Tremila i prossimi licenziati, quarantamila i cassintegrati L’Olivetti perde lo stabilimento di Agliè, 250 dipendenti. Motorola lascia a casa dall’oggi al domani 370 tecnici. Dayco, 470 operai in mobilità. Bertone, 1.200 lavoratori in cassa integrazione. 700 operai della Pininfarina (700 milioni di euro di debiti) a rischio. La Fiat sbarra i cancelli di Mirafiori fino al 16 novembre, 3.500 operai in cassa integrazione.Le aziende chiudono e si aprono i buchi nelle montagne con altri buchi di bilancio. Loro non molleranno mai, noi neppure.
mercoledì, novembre 05, 2008
Il ragazzo...
Vi racconto una storia........c'era un ragazzo che lavorava presso una fattoria e nel suo piccolo cercava di contribuire al benessere degli animali che ci vivevano ,poi un brutto giorno uno di questi animali si ammalò ,ed il ragazzo avvertì il proprietario della fattoria del malessere dell'animale, questo dal canto suo disse...ma CHE VUOI CHE SIA!!!! NON VALE LA PENA PORTARLO DAL VETERINARIO PER FARLO CURARE!!!!! .........tanto ci sei tu a vegliare su di loro di notte..........appunto proprio per quel motivo il ragazzo aveva cercato aiuto da parte del suo datore di lavoro perché lo mettesse in condizione di offrire una prestazione adeguata.......ma come al solito c'è chi se ne lava le mani...tanto....vero...ci sono gl'altri......che se ne occupano.......
martedì, novembre 04, 2008
lunedì, novembre 03, 2008
domenica, novembre 02, 2008
sabato, novembre 01, 2008
venerdì, ottobre 31, 2008
Regime
09:41 Il governo: "Nessun infiltrato a piazza Navona" Infiltrati in piazza Navona? Francesco Nitto Palma, nel riferire alla Camera sugli scontri di mercoledì, lo esclude in maniera categorica. "Il sospetto è un giovane di 'blocco studentesco', e la sua posizione è tuttora al vaglio degli inquirenti". Il sottosegretario ha poi parlato del camion degli estremisti di destra arrivato piazza Navona: "E usuale che durante le manifestazioni i camion raggiungano la piazza". da Repubblica.it
domenica, ottobre 26, 2008
COSSIGA FUORI DAL PARLAMENTO
"Non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti all'ospedale"
"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".
Intervista a Francesco Cossiga. Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita.
Cossiga ha confessato. Ne va preso atto. In fin dei conti ne va apprezzata la sincerità, neppure Totò Riina aveva osato tanto. Ha solo detto quello che la maggior parte degli italiani sapeva: l'Italia non è una vera democrazia. Forse non lo è mai stata. Quante fandonie ci hanno raccontato da Piazza Fontana in avanti? Sul G8 di Genova? Chi ha attivato il timer delle stragi di Stato?
Cossiga ci ha fornito una lezione magistrale della strategia della tensione. Però, ora, dopo quelle frasi , va dimesso dal Senato e ritirata la sua nomina a presidente emerito della Repubblica Italiana. Voglio vedere se un deputato o un senatore avanzerà la proposta in Parlamento.
Se rimane al suo posto è una vergogna per il Paese e un insulto ai professori e agli studenti. Non va picchiato, è anche lui un docente anziano. Va solo accompagnato in una villa privata. Propongo, per non farlo sentire troppo solo villa Wanda di Arezzo. Insieme a Licio Gelli potrà rinverdire i vecchi tempi, parlare di Gladio, di Moro, dei servizi segreti...
Un consiglio ai ragazzi: portate alle manifestazioni una telecamera, riprendete sempre chi compie atti di violenza. Vedremo chi sono, da dove vengono, se sono dei "facinorosi", come dice lo psiconano, o "agenti provocatori pronti a tutto", come suggerisce Cossiga.
venerdì, ottobre 24, 2008
IL FASCISTONE
"Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perchè pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito... Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì... questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l'incendio".
Intervista a Francesco Cossiga. Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita.
Cossiga ha confessato. Ne va preso atto. In fin dei conti ne va apprezzata la sincerità, neppure Totò Riina aveva osato tanto. Ha solo detto quello che la maggior parte degli italiani sapeva: l'Italia non è una vera democrazia. Forse non lo è mai stata. Quante fandonie ci hanno raccontato da Piazza Fontana in avanti? Sul G8 di Genova? Chi ha attivato il timer delle stragi di Stato?
Cossiga ci ha fornito una lezione magistrale della strategia della tensione. Però, ora, dopo quelle frasi , va dimesso dal Senato e ritirata la sua nomina a presidente emerito della Repubblica Italiana. Voglio vedere se un deputato o un senatore avanzerà la proposta in Parlamento.
Se rimane al suo posto è una vergogna per il Paese e un insulto ai professori e agli studenti. Non va picchiato, è anche lui un docente anziano. Va solo accompagnato in una villa privata. Propongo, per non farlo sentire troppo solo villa Wanda di Arezzo. Insieme a Licio Gelli potrà rinverdire i vecchi tempi, parlare di Gladio, di Moro, dei servizi segreti...
Un consiglio ai ragazzi: portate alle manifestazioni una telecamera, riprendete sempre chi compie atti di violenza. Vedremo chi sono, da dove vengono, se sono dei "facinorosi", come dice lo psiconano, o "agenti provocatori pronti a tutto", come suggerisce Cossiga.
dal blog di beppe grillo.
CHE FOSSI UN FASCISTONE SI sapeva, ma che tu continui ancora a stare da mummia in parlamento... poi no ....eh!!!!!!!
Intervista a Francesco Cossiga. Presidente emerito della Repubblica Italiana e senatore a vita.
Cossiga ha confessato. Ne va preso atto. In fin dei conti ne va apprezzata la sincerità, neppure Totò Riina aveva osato tanto. Ha solo detto quello che la maggior parte degli italiani sapeva: l'Italia non è una vera democrazia. Forse non lo è mai stata. Quante fandonie ci hanno raccontato da Piazza Fontana in avanti? Sul G8 di Genova? Chi ha attivato il timer delle stragi di Stato?
Cossiga ci ha fornito una lezione magistrale della strategia della tensione. Però, ora, dopo quelle frasi , va dimesso dal Senato e ritirata la sua nomina a presidente emerito della Repubblica Italiana. Voglio vedere se un deputato o un senatore avanzerà la proposta in Parlamento.
Se rimane al suo posto è una vergogna per il Paese e un insulto ai professori e agli studenti. Non va picchiato, è anche lui un docente anziano. Va solo accompagnato in una villa privata. Propongo, per non farlo sentire troppo solo villa Wanda di Arezzo. Insieme a Licio Gelli potrà rinverdire i vecchi tempi, parlare di Gladio, di Moro, dei servizi segreti...
Un consiglio ai ragazzi: portate alle manifestazioni una telecamera, riprendete sempre chi compie atti di violenza. Vedremo chi sono, da dove vengono, se sono dei "facinorosi", come dice lo psiconano, o "agenti provocatori pronti a tutto", come suggerisce Cossiga.
dal blog di beppe grillo.
CHE FOSSI UN FASCISTONE SI sapeva, ma che tu continui ancora a stare da mummia in parlamento... poi no ....eh!!!!!!!
giovedì, ottobre 23, 2008
CONSIGLIO AL NAVIGANTE
Lo psiconano ha lanciato “un avviso ai naviganti”. Ha preso ispirazione dal suo modello, Putin. E ha dichiarato con scansione di parole degna di un padrone che si rivolge ai suoi servi: “Convocherò oggi il ministro degli Interni, darò a lui istruzioni dettagliate” per l’utilizzo della Polizia nelle scuole occupate.
Maroni-prendi-istruzioni è lo stesso condannato a 4 mesi e 20 giorni per resistenza e oltraggio (addentamento di polpaccio) a pubblico ufficiale.
Io, più civilmente, vorrei dare un consiglio, non un avviso, al Navigante: di tagliare la corda. Non è l’unico responsabile dello sfascio, anche se il più in vista. Pagare per tutti non gli conviene. Meglio fare alla romana e filarsela all’inglese.
Il crollo della finanza sta passando il testimone all’economia. Non tutti hanno azioni, ma tutti fanno la spesa e devono mantenere una famiglia.
Le aziende sono strangolate dall’indebitamento e le banche non fanno più credito. In media ogni impresa italiana è indebitata per 176.000 euro. Il gran totale dei debiti aziendali è salito a 916,3 miliardi di euro. Quante imprese chiuderanno quest’anno? Almeno 300.000, ma è un numero prudente, molto ottimista. Nel 2009 la produzione industriale diminuirà, il Prodotto Interno Lordo sarà negativo, le serrate potrebbero raddoppiare. Quando diminuisce la produzione si perdono posti di lavoro. Quanti rimarranno a casa entro la fine del prossimo anno? Due milioni in più è un numero plausibile.
3,2 milioni di famiglie rischiano di perdere la casa. La rata del mutuo a tasso variabile sta diventando insostenibile. Finiranno in mezzo a una strada? E’ possibile.
L’Islanda è fallita, chi l’avrebbe detto un mese fa? L’Italia fallirà? Chi non l’ha pensato almeno una volta? Il debito pubblico si aggira, senza dare troppo nell’occhio sui mezzi di informazione, sui 1.700 miliardi di euro con 80 miliardi di interessi all’anno da pagare.
Non è più il tempo che Gianni Letta filava. Il bel tempo di Alifarsa, del grembiulino nelle scuole e delle impronte ai Rom è finito. E anche quello della legge salvaprocessi e del Lodo Alfano e dell’opposizione fantasma di Topo Gigio.
Da Palazzo Chigi a Hammamet è un attimo. Nel caso, il Navigante porti con sé Veltroni
ARTICOLO COPIATO DAL BLOG DI B.GRILLO
CHE SCHIFO DI ARIA.....
ma la sentite quando respirate?????
Sforamenti a 81 su 35 e valori oltre il doppio del limite ( 118 su 50)
http://service.arpa.emr.it/qualita-a...o.aspx?prov=mo
e questi sono i consigli di ARPA, sempre su internet, stesso sito, alla voce
"come si legge il bollettino":
Concentrazioni (µg/m3) 101 - 150, livello MOLTO ALTO
Commento: Il livello di inquinamento è molto superiore al "limite per la
protezione della salute umana" che non può essere superato più di 35 volte
all´anno (DM 60/02). Si consiglia di evitare attività fisiche intense e
prolungate all´aperto e di rimanere il più possibile in ambienti chiusi, in
particolare per i soggetti a rischio. Si invita la popolazione a collaborare
per ridurre i livelli di inquinamento adottando forme di mobilità di minore
impatto ambientale spostandosi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici
LIBERIAMO L'ARIA...!
http://service.arpa.emr.it/qualita-a...o.aspx?prov=mo
e questi sono i consigli di ARPA, sempre su internet, stesso sito, alla voce
"come si legge il bollettino":
Concentrazioni (µg/m3) 101 - 150, livello MOLTO ALTO
Commento: Il livello di inquinamento è molto superiore al "limite per la
protezione della salute umana" che non può essere superato più di 35 volte
all´anno (DM 60/02). Si consiglia di evitare attività fisiche intense e
prolungate all´aperto e di rimanere il più possibile in ambienti chiusi, in
particolare per i soggetti a rischio. Si invita la popolazione a collaborare
per ridurre i livelli di inquinamento adottando forme di mobilità di minore
impatto ambientale spostandosi a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici
LIBERIAMO L'ARIA...!
lunedì, ottobre 20, 2008
venerdì, ottobre 17, 2008

"Acqua in bocca" di Rosaria Ruffini (Docente di teatro allo IUAV di Venezia). Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica. Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica. Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300% Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armatati e carabinieri per staccare i contatori. La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita. L´acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L´acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre. Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.
(Alrtro articolo da Ecoblog.it) ... La notizia è passata quasi inosservata, ma dal 5 agosto scorso l’Italia ha deciso che la sua acqua può essere privatizzata. La denuncia arriva da Padre Alex Zanotelli attraverso una lettera inviata a Beppe Grillo. Per l’esattezza il provvedimento è contenuto nell’articolo 23 bis del decreto legge numero 113, comma 1, firmato dal ministro G. Tremonti dove si dà il via alle privatizzazioni dei servizi offerti dai diversi enti. Ed ecco cosa recita il primo comma dell’art. 23 bis: Le disposizioni del presente articolo disciplinano l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonche’ di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili. Quinto comma: "Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati"L’approvazione è avvenuta con il consenso dell’opposizione e più precisamente del PD
martedì, ottobre 14, 2008
BOLLETTE LUCE HERA
Caro Beppe,
Recentemente mi è stata recapitata una bolletta relativa all'energia elettrica erogata da Gruppo HERA dell'ammontare di 622, 63 euro e non possiedo un'azienda o un'abitazione di 400 metri quadrati: nella nostra casa, di circa 120 metri abitiamo in due e non usiamo apparecchi particolarmente dispendiosi.
Subito dopo il recapito della bolletta sopra citata io e il mio compagno siamo andati presso la sede HERA di Pavullo nel Frignano (MO) il paese in cui siamo residenti, per chiedere spiegazioni e ci hanno fornito dettagli che sfiorano , a mio avviso, il grottesco e cioè: la fatturazione si riferisce ad un consumo reale per un periodo di 398 giorni dal 09-02-07 al 12-03-08, poi però Hera sta anche fatturando un consumo stimato per un periodo di 120 giorni dal 13-03-08 al 10-07-08 ma soprattutto Hera sta RICALCOLANDO CONSUMI GIA' FATTURATI RELATIVI AL PERIODO dal 15-05-07 al 13-11-07.
In seguito ad una animata discussione l'unica agevolazione che ci hanno concesso è stata una comoda rateizzazione (6 rate mensili da 103,77 euro ) senza interessi poiché Hera non ha alcuna responsabilità in merito ai rincari operati dallo STATO!
Con questa lettera vorrei chiedere un suo consiglio in merito a ciò che è in mio potere fare per contrastare queste misure arbitrarie provenienti dall'alto e per evitare che ogni cittadino si appiattisca nella triste accettazione di queste manovre vessatorie incivili e umilianti.
Certa che leggerà con attenzione quanto Le ho scritto vorrei ringraziare fin d'ora per la cortesia e l'attenzione con cui affronta i problemi segnalati.
Recentemente mi è stata recapitata una bolletta relativa all'energia elettrica erogata da Gruppo HERA dell'ammontare di 622, 63 euro e non possiedo un'azienda o un'abitazione di 400 metri quadrati: nella nostra casa, di circa 120 metri abitiamo in due e non usiamo apparecchi particolarmente dispendiosi.
Subito dopo il recapito della bolletta sopra citata io e il mio compagno siamo andati presso la sede HERA di Pavullo nel Frignano (MO) il paese in cui siamo residenti, per chiedere spiegazioni e ci hanno fornito dettagli che sfiorano , a mio avviso, il grottesco e cioè: la fatturazione si riferisce ad un consumo reale per un periodo di 398 giorni dal 09-02-07 al 12-03-08, poi però Hera sta anche fatturando un consumo stimato per un periodo di 120 giorni dal 13-03-08 al 10-07-08 ma soprattutto Hera sta RICALCOLANDO CONSUMI GIA' FATTURATI RELATIVI AL PERIODO dal 15-05-07 al 13-11-07.
In seguito ad una animata discussione l'unica agevolazione che ci hanno concesso è stata una comoda rateizzazione (6 rate mensili da 103,77 euro ) senza interessi poiché Hera non ha alcuna responsabilità in merito ai rincari operati dallo STATO!
Con questa lettera vorrei chiedere un suo consiglio in merito a ciò che è in mio potere fare per contrastare queste misure arbitrarie provenienti dall'alto e per evitare che ogni cittadino si appiattisca nella triste accettazione di queste manovre vessatorie incivili e umilianti.
Certa che leggerà con attenzione quanto Le ho scritto vorrei ringraziare fin d'ora per la cortesia e l'attenzione con cui affronta i problemi segnalati.
lunedì, ottobre 13, 2008
Buon Viaggio Giorgio!!
data="http://firmiamo.it/flash/46860black.swf" width="468" height="60"
id="flaMovie">
Sign for Una strada per Giorgio Bettinelli
domenica, ottobre 12, 2008
mercoledì, ottobre 08, 2008
lunedì, ottobre 06, 2008
Hit Parade

Candidato al Premio Nobel, già vincitore del "Premio alla carriera Cioni", Membro Onorario del Granducato di Frittole e Zanzaropolis, non era tra i favoriti ma ha sbaragliato una concorrenza agguerrita e tante nuove leve promettenti!!!
Non ci sono parole per descrivere le gesta di quest'uomo.
Si è preso le luci della ribalta, è partito in sordina e ha bruciato tutti in volata , «è stato semplicemente straordinario» il commento dei molti.
Unico, inimitabile,eroico, certamente un esempio per tutti.
Tutti in piedi!!!!
NON CE N'E' PER NESSUNO
La Medaglia D'oro
DRAGAN
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